Politeama pratese, 100 anni con la”Tosca” di Puccini. Le scenografie digitali sono targate MDC Prato

Aperto nel 1925 con la nota opera pucciniana, il teatro Politeama riporta in scena l’opera lirica, con un allestimento che usa le tecnologie digitali

Inaugurato nel 1925 con Tosca, il capolavoro  di Giacomo Puccini, il teatro Politeama di Prato celebra i suoi 100 anni raccontando una lunga storia di amore, sogni, speranze e sacrifici e la intreccia  nel cartellone 2025/26, che porta il titolo «100 anni. Una storia d’Amore». La nota vicenda di Tosca, Cavaradossi e Scarpia rivivrà in un allestimento inedito per una doppia inaugurazione, quella della stagione teatrale del Politeama Pratese e quella della stagione sinfonica della Camerata strumentale di Prato. Due serate di grande spettacolo, venerdì 7 e domenica 9 novembre (rispettivamente, alle 20 e alle 17), che vogliono essere una festa per l’intera città, andando oltre la ricorrenza per realizzare un grandioso lavoro corale che tenga insieme radici e futuro.

Per la messa in scena del Politeama, la scenografia sarà realizzata con la “videomapping”, virtuale e immersiva

Stare seduti sulla poltrona e immaginare di essere a palazzo Farnese, a Castel Sant’Angelo, nella Chiesa di Sant’Andrea Della Valle. Sarà possibile grazie alle videoproiezioni progettate dall’architetto Luigi Formicola per Manifatture Digitali Cinema e affidate a Immerxive srl per l’innovativo progetto di Tosca. Tutta la sala del Politeama diventerà spazio scenico: non una semplice riproduzione naturalistica degli ambienti che invece verranno solamente suggeriti al pubblico avvolto dal videomapping, in una forte dimensione evocativa fatta soprattutto di colore e suggestioni. Sul palcoscenico, suonerà l’orchestra della Camerata Strumentale di Prato che fin dalle origini ha nel Politeama la propria casa. I cantanti si muoveranno all’interno dello spazio scenico illuminato con la maestria di Gianni Staropoli, tra i più innovativi light designer del panorama teatrale italiano, vincitore di due premi Ubu. Sarà la galleria la postazione per il coro composto da 80 voci di cittadini. Grandi emozioni promette lo spettacolare Te Deum alla fine del primo atto, con l’intonazione da parte non solo del coro ma da tutti coloro che, fra il pubblico, vorranno cantare l’inno: in preparazione dell’evento e con lo spirito di fare comunità, ci sarà la possibilità per i possessori del biglietto acquistato di partecipare alle prove del coro diretti dal maestro Jonathan Webb. Anche gli abiti dei protagonisti sono targati Manifatture Digitali Cinema: sono infatti stati realizzati dagli allievi del corso di sartoria teatrale «Tosca – i costumi visionari», che si è svolto negli spazi pratesi dell’infrastruttura di Fondazione Sistema Toscana, creati da Luigi Formicola, architetto e costume designer, che ha voluto disegnare i costumi di bianco, scegliendo questo colore per poter proiettare sui costumi le luci colorate a seconda delle scene, immaginando che i costumi stessi siano come dei fogli bianchi. Naturalmente le stoffe utilizzate sono rigorosamente “made in Prato”: a fornirle è un’eccellenza del territorio come la Ob Stock, l’azienda dei tessuti da Oscar che ha vestito tante star del cinema.

La “Tosca” del Politeama nasce dalla sinergia delle realtà culturali del territorio

Tosca segna il ritorno dell’opera lirica in città grazie alla sinergia di ben quattro fondazioni culturali, un’esperienza unica che getta le fondamenta per la costruzione di una vera e propria “rete dei teatri”: il progetto si avvale infatti della collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana e la Fondazione Teatro Metastasio. La prima, attraverso Manifatture Digitali Cinema, darà un apporto tecnico fondamentale grazie ai laboratori di sartoria teatrale, di scenografie e di scenografie digitali, rispettivamente con sede a Prato e Pistoia: le quinte tessili e le superfici delle proiezioni per il videomapping sono realizzate dai partecipanti al corso «Videomapping e scenografia digitale per l’opera Tosca», mentre le scenografie lignee sono realizzate nell’ambito del corso di scenografia dal titolo «Scenografie teatrali di Tosca» (in collaborazione con la Fondazione Teatri di Pistoia). L’accordo con il Metastasio consentirà invece di far convergere le maestranze tecniche necessarie per l’allestimento dell’opera. Il legame con la città nel nome del canto e della musica passa anche dalle preziose risorse del Coro «Città di Prato» e del Coro di voci bianche della Scuola di Musica «Giuseppe Verdi», da sempre eccellente vivaio di formazione: il loro coinvolgimento crea un altro esempio di “rete” culturale.

Il presidente della Regione Toscana, intervenuto alla presentazione, ha detto come novembre 2025 sia un momento speciale per la Toscana e per la cultura. Perché a cento anni dalla storica rappresentazione della Tosca, la nuova produzione che ospiterà il Politeama Pratese  saprà emozionare e coinvolgere il pubblico. Un progetto ambizioso, che unisce tradizione e innovazione, grazie a un gioco di squadra straordinario. Ringraziando la Fondazione Politeama Pratese e la Camerata Strumentale di Prato, promotrici instancabili di bellezza e cultura, così come il Teatro Metastasio, la Fondazione Teatri di Pistoia, la Scuola di Musica Verdi e le Manifatture Digitali Cinema, il presidente ha ricordato come ognuno di loro porti un tassello fondamentale a questo allestimento, che saprà ricreare – anche grazie alle nuove tecnologie – i luoghi iconici della Tosca. La Regione Toscana ha voluto con convinzione sostenere questo progetto, perché crede in una cultura viva, partecipata, capace di parlare al presente con la forza del suo straordinario patrimonio artistico. Sarà una festa per la città e per tutta la Toscana. Una festa della musica, del teatro e del talento collettivo.

Ugualmente la capo di gabinetto della Regione e ideatrice della Toscana delle Donne ha celebrato questo anniversario e la produzione di Tosca ricordando come Tosca affascini da sempre. Giacomo Puccini la considerava il suo personaggio più moderno, e non a caso: Tosca è una donna forte, appassionata, capace di scelte estreme pur di difendere la propria libertà, la propria dignità e l’amore. Un’eroina tragica ma anche profondamente contemporanea, che può ancora oggi parlare ai giovani, alle nuove generazioni che riconoscono nella lotta tra il bene e il male, nell’ingiustizia e nella rivolta, qualcosa di profondamente attuale. La nuova produzione di Tosca al Politeama Pratese, ha detto la capo di Gabinetto, cento anni dopo la storica rappresentazione, sarà molto più di un evento musicale, sarà un’occasione per rileggere questa figura femminile alla luce del nostro tempo, con linguaggi rinnovati, grazie al contributo delle nuove tecnologie e alla creatività delle Manifatture Digitali Cinema. Sarà un ponte tra tradizione e innovazione, tra lirica e linguaggi visuali vicini ai giovani, ai loro strumenti, alle loro sensibilità. Un progetto che ha visto la costruzione di un’opera corale, che celebra non solo la musica di Puccini, ma anche il potere della cultura di parlare al presente e al futuro.
Sul podio il maestro Jonathan Webb, direttore principale della Camerata, mentre la regia è affidata al fiorentino Jacopo Spirei, regista d’opera di fama internazionale.

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