Festival di Cinema e Donne, a La Compagnia l’edizione 46

Il Festival che celebra le registe internazionali, torna sul grande schermo dal 22 al 26 ottobre, con un’anteprima il 21 ottobre

La rassegna della 50 giorni di Cinema a Firenze prosegue al cinema La Compagnia di Firenze con il Festival di Cinema e Donne, dal 22 al 26 ottobre (con pre-apertura il 21), giunto quest’anno alla sua 46° edizione. Il Festival di Cinema e Donne celebra il lavoro delle registe, che con passione e sacrificio riescono ad emergere e affermarsi all’interno di un settore caratterizzato dalle disarmonie di genere. Il Festival, fa inoltre parte de La Toscana delle Donne, della Regione Toscana, progetto ideato e diretto dalla Capo di Gabinetto, Cristina Manetti. Si conferma la collaborazione con LED – Leader Esercenti Donne, con la seconda edizione del Premio LED per la distribuzione. Tra le novità di questa edizione, la collaborazione con il Gaza International Festival for Women’s Cinema, con la firma congiunta di un protocollo d’intesa, volto allo scambio di competenze professionali, collaborazioni per attività culturali e la creazione di una rete internazionale di cineaste.

In programma al festival organizzato dall’Area cinema di Fondazione Sistema Toscana, con la direzione artistica di Camilla Toschi, film di registe da tutto il mondo e tanti opsiti speciali, tra cui Rula Jebreal, Sepideh Farsi, Agustina Macri, Anna Cazenave Cambet, Caroline Deruas Peano, Léna Garrel, Monica GuerritoreAlvia Reale, Francesca Cellini e Laura Samani. Inoltre, torna Piera Detassis con il terzo appuntamento di Cinema, l’altra Storia dedicato a Ida Lupino.  E per le addette ai lavori, il progetto pensato con Jasmine Trinca L’Assemblea. Ad arricchire il programma anche due mostre: Above and Below the Line e L’Occhio di Gaza.

La giuria del Festival è composta dalla critica cinematografica Marianna Cappi (SIC – Settimana Internazionale della Critica), dalla Creative Producer Manuela Pincitore (WIFTM – Women in Film Television Media Italia) e dall’esercente Blanca Carrieri (LED – Leader Esercenti Donne).

La preapertura del festival

Il 21 ottobre è in programma una pre-apertura del Festival con l’omaggio a Elvira Notari, pioniera del cinema italiano (evento in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale, Laboratorio
Immagine Donna e Comitato Nazionale
per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Elvira Coda Notari). Si parte con la proiezione del film Elvira Notari: oltre il silenzio di Valerio Ciriaci, con l’introduzione in sala del regista e della produttrice Antonella Di Nocera. La serata proseguirà con È piccerella, film realizzato nel 1922 da Elvira Notari, il cui restauro digitale è stato realizzato nel 2018 dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, con il contributo di ZDF/ARTE. Il film è musicato dal vivo: le musiche originali della versione restaurata sono del Maestro Enrico Melozzi.

I film in concorso

Il festival inizia ufficialmente il 22 ottobre con il talk tra la regista Sepideh Farsi e la giornalista e scrittrice Rula Jebreal a cui seguirà la proiezione di Put Your Soul on Your Hand and Walk, presentato in anteprima al Festival di Cannes 2025, il film racconta il legame tra la regista Sepideh Farsi e Fatma Hassona, giovane fotoreporter palestinese uccisa sotto le bombe israeliane il 16 aprile 2025. Tra i film in concorso, provenienti da tutto il mondo, troviamo Vanilla, esordio alla regia dell’attrice messicana Mayra Hermosillo, che racconta attraverso gli occhi di una bambina di otto anni, la lotta di una grande famiglia tutta al femminile per salvarsi dai debiti; Kika della documentarista Alexe Poukine qui all’esordio nel lungometraggio di finzione sulle difficoltà di un’operatrice sociale rimasta sola e con problemi economici dopo la morte del compagno, che entra nel mondo del BDSM per arrotondare. In anteprima italiana e alla presenza della regista, Love me tender di Anna Cazenave Cambet, il film, tratto dall’omonimo romanzo di Costance Debrè, è il racconto di una donna che deve lottare per rimanere una madre e una donna libera. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Firenze. Silent Rebellion di Marie-Elsa Sgualdo, è la storia ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale di una quindicenne che, rimasta incinta in seguito ad uno stupro, deve affrontare lo stigma della comunità rurale in cui vive mentre tenta di rivendicare la propria autonomia. Dall’Australia arriva, in anteprima italiana, Fwends di Sophie Somerville, storia dell’amicizia tra una giovane avvocata che cerca di destreggiarsi in un ambiente di lavoro tossico e una giramondo che vive un momento di profonda solitudine esistenziale. Dalla Francia arriva Una ragazza brillante (Diamant brut) di Agathe Reidinger, un’intensa e radicale anti-fiaba sulla mitologia dell’apparenza e sull’obbligo sociale alla bellezza. Stereo Girls (Les Immortelles) di Carolina Deruas Peano con Léna Garrel, presenti in sala, è il racconto di due diciassettenni inseparabili divise da una tragedia. Dalla Lituania un film che ha vinto il Pardo d’oro al Festival di Locarno 2024, Toxic di Saulė Bliuvaitė, sull’amicizia di due ragazze all’interno di un ambiente settario come quello di una scuola di moda. Dagli Stati Uniti arriva un film che affronta in modo originale il tema dell’elaborazione del trauma di una violenza sessuale alternando dramma e humor: Sorry, baby di Eva Victor già Premio per la Miglior Sceneggiatura al Sundance Film Festival 2025. Ultimo film in concorso, una coproduzione tra Italia e Francia, Un anno di scuola alla presenza della regista Laura Samani: l’arrivo di Fred, unica ragazza in una classe di soli maschi, rompe gli equilibri mettendo a dura prova il rapporto tra tre amici inseparabili. L’incasso della serata sarà devoluto all’Associazione CORRI LA VITA Onlus per la lotta al tumore al seno.

Film fuori concorso

In cartellone anche film fuori concorso come Miss Carbón di Agustina Macri, che sarà presente in sala, una storia vera di resilienza, passione e sogni che superano ogni barriera di genere. Il film racconta l’incredibile vita di Carlita Rodrìguez, la prima donna transgender a lavorare come minatrice nel bacino carbonifero della Patagonia Argentina; Anna diretto e interpretato da Monica Guerritore e con Alvia Reale e Francesca Cellini, narra la vicenda umana e professionale di Anna Magnani attraverso Cinecittà, le liti con i registi, i tradimenti, il figlio. La regista e le attrici presenteranno il film in una conversazione con Piera Detassis. Infine, If I Had Legs I’d Kick You di Mary Bronstein racconta la storia di Linda, una madre lavoratrice sull’orlo di un esaurimento nervoso: stretta tra mille problemi la sua vita si sgretola in modo caotico e spesso tragicomico.

Eventi e progetti del Festival

Torna anche quest’anno il progetto Cinema, l’altra Storia. Le registe che hanno cambiato il mondo, curato da Piera Detassis con la critica e giornalista Raffaella Giancristofaro, volto a valorizzare il lavoro e la creatività femminile. Si terrà un focus dedicato a Ida Lupino, attrice, sceneggiatrice, regista, produttrice, definita da Martin Scorsese “una vera pioniera”. Tra gli anni Quaranta e Sessanta è stata l’unica regista di Hollywood della sua generazione e ha girato oltre un centinaio tra film e episodi per serie tv, tenendo testa, come ha dichiarato, a un’industria completamente dominata dagli uomini. Per il secondo anno Firenze sarà anche la sede del progetto L’Assemblea, nato da un’idea di Jasmine Trinca con il Festival di Cinema e Donne. L’iniziativa, che vede da oltre un anno la collaborazione con più di 100 donne del cinema e dell’audiovisivo italiani, rappresenta uno spazio sicuro e riservato per confrontarsi sulle difficoltà professionali, sulla parità di genere, per individuare strategie comuni e rafforzare la rete delle professioniste.

In programma anche due mostre ad ingresso libero: Above and Below the Line a cura di Barbara Corsi, Stephen Gundle (University of Warwick), Elena Correra, Rosaria Gioia, Sara Masini, Michela Zegna (Cineteca di Bologna), con il contributo di Camilla Torna. Il progetto di ricerca Women in Italian Film Production: Industrial Histories and Gendered Labour, promosso da University of Warwick e Oxford Brookes University in collaborazione con la Cineteca di Bologna e finanziato da Arts and Humanities Research Council (UK), vuole portare alla luce queste figure e valorizzare il loro contributo tecnico e artistico. L’altro progetto in mostra, a cura di Sepideh Farsi, è L’Occhio di Gaza in collaborazione con Sentiero Film Factory. In mostra quindici fotografie di Fatma Hassona, giovane fotoreporter palestinese soprannominata l’occhio di Gaza tragicamente uccisa nell’aprile di quest’anno, insieme a sei membri della sua famiglia. Fatma ha dedicato la sua carriera a raccontare con coraggio la vita quotidiana del suo popolo, trasformando ogni scatto in un atto di resistenza e memoria collettiva.

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