Si è tenuta il 26 giugno nella bella arena estiva Apriti Cinema di Piazza Pitti a Firenze, la premiazione del concorso per le migliori recensioni scritte da studentesse e studenti e dedicato al giornalista e critico cinematografico Claudio Carabba
Il Sindacato Critici Cinematografici Gruppo Toscano (SNCCI) insieme a cinema Spazio Alfieri Firenze e FST Lanterne Magiche, con il sostegno di Unicoop Firenze ha premiato le migliori cinque recensioni cinematografiche, tra le quaranta ricevute, per l’edizione del Bando Claudio Carabba 2025 .
Sette i titoli proposti dalla rassegna Scelti dalla Critica, che i ragazzi hanno avuto modo di vedere gratuitamente al cinema Spazio Alfieri di Firenze, da febbraio ad aprile: Vermiglio di Maura Delpero; Parthenope di Paolo Sorrentino; Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman; The Substance di Coralie Fargeat; La cosa migliore di Federico Ferrone; La Storia di Souleymane di Boris Lojkine ed il grande cult Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
Grazie al sostegno del Piano Nazionale Cinema per la Scuola Lanterne Magiche da anni contribuisce all’ambito premio: cinque giorni da inviati alla Mostra del Cinema di Venezia, che significa viaggio, vitto e alloggio e la possibilità di accedere alle proiezioni in programma con l’accredito studenti.
I cinque vincitori e vincitrici e la giuria del Premio Carabba

Categoria Studenti Universitari
Desirée Quintero e Viola Caliendo, 22 anni (limite massimo di età per partecipare al bando), iscritte rispettivamente al secondo anno del DAMS di Firenze la prima, e al secondo anno del Corso di Scienze della Spettacolo de”Università degli Studi di Firenze, che hanno recensito The Substance diretto dalla regista Coralie Fargeat e Parthenope di Paolo Sorrentino
“Non è solo un body horror, è un viaggio nei meandri più oscuri della mente umana, un’esplorazione del desiderio, della vulnerabilità e della lotta feroce per riconquistare un ‘io’ che si dissolve, è il percorso di una donna autodistruttiva, affascinata dal mito dell’immutabile bellezza che lentamente e inesorabilmente la trascina negli abissi dell’inferno.“, scrive Desirée sul film da lei scelto.
Per Viola Caliendo invece Parthenope “si rivela, infine, come uno sconcertante trionfo dell’egocentrismo. Non c’è spazio per la profondità, per la complessità dell’esistenza e la protagonista Parthenope rimane prigioniera della superficialità di uno sguardo, agito o subito, le cui conseguenze sfuggono a lei stessa e a chi le sta intorno. Conseguenze drammatiche e feroci, delle quali poco importa mentre, intanto, tempus fugit”.
Per la categoria studenti di secondaria di II grado hanno vinto
Giulia Rogai , anche lei ha recensito Parthenope e Lorenzo Polletta che ha scelto di scrivere su Vittoria scritto e diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, entrambi studendi dell‘IIS Benvenuto Cellini di Firenze.
“Parthenope è un film che non si lascia afferrare facilmente. È un’esperienza visiva ed emotiva, più che una storia da seguire. Richiede attenzione, sensibilità e un po’ di pazienza. Non offre risposte, ma solleva domande. Non è solo un film da guardare, ma un’esperienza che ti coinvolge davvero. È un film che resta impresso per la sua bellezza senza tempo. È un film fatto di immagini che non si possono dimenticare.”
Così invece inzia la recensione di Lorenzo, classe 4E: “Una donna e una cartomante si guardano. Una gira le carte, l’altra ascolta. Le figure che emergono parlano di una vita già segnata, senza sorprese, senza rivoluzioni. Ma la donna, con la forza di chi ha ancora qualcosa da cercare, cerca una via d’uscita dal destino. La cartomante scuote la testa. Eppure, nella mente della donna si accende una visione luminosa e criptica. Il volto di una bambina che ancora non esiste, ma che la sta già aspettando. Il suo nome sarà Vittoria.” Un incipit che ha sicuramente colpito la giuria composta dai figli del giornalista Enzo e Carlo Carabba, Marco Luceri, Elisa Balducci, Gabriele Rizza e Luigi Nepi del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici (gruppo Toscana) ed Elisa Salvadori responsabile del programma di educazione al linguaggio filmico e audiovisivo Lanterne Magiche:
Last but not least, ultimo giovanissimo in partenza per Venezia, Tommaso Magni del Convitto Cicognini di Prato, che così scrive nella sua recensione di The Substance “Nell’era in cui le star hollywoodiane sostituiscono i loro pasti con iniezioni giornaliere di Ozempic, farmaco contro il diabete ritenuto oggi l’elisir per stravolgere il proprio aspetto in tempi record, le decisioni di Elisabeth non ci appaiono poi così lontane o proprie di un futuro fantascientifico.”
Tanti gli studenti delle superiori che si sono iscritti e che hanno partecipato inviando le loro recensioni dall’Artistico Porta Romana di Firenze, dall’IIS Agnoletti di Sesto Fiorentino, dai Licei Classici Michelangiolo e Galileo, ma anche dall‘Alberghiero Saffi e Buontalenti, segno importante di come la diffusione dell’educazione all’immagine nelle scuole, grazie a realtà come Lanterne Magiche – La Scuola con il Cinema, sia per le nuove generazioni motore di interesse ed esperienza anche in ambito cinematografico.