“BENE! Vita di Carmelo, la macchina attoriale”, su ITsArt il doc di Samuele Rossi

Uno dei principali interpreti del teatro italiano, Carmelo Bene, raccontato in un film

Si chiama BENE! Vita di Carmelo, la macchina attoriale, il nuovo film del regista e documentarista toscano, Samuele Rossi (Indro. L’uomo che scriveva sull’acqua, La memoria degli ultimi, Margherita, la voce delle stelle, Glassboy), prodotto da Echivisivi e ITsART, in associazione con Minerva Pictures.

Il film va ad indagare nella vita e nell’eredità artistica di uno dei più grandi, originali e istrionici attori  del ‘900 italiano, Carmelo Bene. A dare voce e il volto nel film al geniale artista, è Filippo Timi, a sua volta uno dei principali interpreti del teatro, della tv e del cinema contemporaneo italiano.

Carmelo Bene è inimitabile” – commenta Filippo Timi – “è l’incarnazione della storia stessa del teatro. Era teatro ogni gesto che andava a fare. Il tutto condensato in una voce impressionante. Quando ho conosciuto il teatro di Carmelo Bene c’è stato un desiderio di identificazione e in questo documentario ho avuto proprio il grande privilegio di interpretarlo e dare voce ad alcuni dei suoi brani più celebri”.

Il documentario è adesso visibile on demand su ITsART

Il documentario è approdato sulla piattaforma ITsART – promossa dal Ministero della Cultura, per supportare la diffusione e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano nel mondo, disponibile in Italia, nel Regno Unito e in tutti i paesi dell’Unione Europea, con un vasto catalogo di contenuti on demand – dove è visibile gratuitamente a questo link: https://bit.ly/3UIwkqG.

Scritto a quattro mani da Lorenzo Bagnatori e Samuele Rossi, che ne firma anche la regia e ne è produttore assieme a Giuseppe Cassaro, Gianluca Curti e Santo Versace, l’opera ripercorre cronologicamente la carriera di Carmelo Bene, dall’infanzia in Puglia e la formazione caotica a Roma, dove inizia a scontrarsi con le regole e un teatro asfittico e paludato, fino al periodo delle cantine Romane, frequentate da intellettuali come Arbasino, Pasolini e Flaiano. Infine, le esperienze cinematografiche e le performance indimenticabili, come la lettura di Dante dalla Torre degli Asinelli a Bologna. (Per approfondimenti clicca qui)

Tramite le voci di chi lo ha conosciuto e studiato, come le compagne Lydia Mancinelli e Raffaella Baracchi, la figlia Salomè, il giornalista Pietrangelo Buttaafuoco, gli studiosi Franco Ungaro, Simone Giorgino e Stefano Cristante, l’opera analizza l’incredibile maestria di un talento unico nella storia teatrale italiana e internazionale.

Sono tanti anni” – commenta il regista Samuele Rossi – “che con Echivisivi, la squadra che mi accompagna da anni, lavoro sui racconti biografici, ma ammetto che questo progetto ha rappresentato ad oggi la sfida più grande. Non credo che un unico film sia sufficiente ad esaurire il discorso su Bene. Però era il momento di iniziare. Noi lo abbiamo fatto con passione e profonda abnegazione. Spero così che questo film rappresenti un primo passo di un riavvicinamento ad un artista che le nuove generazioni stanno riscoprendo e del quale la memoria storica del nostro paese non deve privarsi”.

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