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SOLA, Martín
The chechen family [risorsa elettronica] = La familia chechena / regia Martín Solá ; fotografia Gustavo Schiaffino ; montaggio Lorena Moriconi, Martín Solá ; suono Jonathan Darch, Omar Mustafá
AR : Insomniafilms, 2015
1 file AVI (560 mb) (60 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2015 - Concorso Internazionale - Mediometraggi. Sottotitoli in inglese.
Schiaffino, Gustavo. Moriconi, Lorena. Darch, Jonathan. Mustafá, Omar.
Abstract: In Cecenia, un uomo e la sua famiglia, secondo modalità e forme diverse, partecipano al Dhikr, un antico rituale dei musulmani sufi, una danza ritmica che coinvolge tutto il corpo e che porta ad una stato di estasi. Il film segue e accompagna il ritmo della danza, ne scopre le differenze, la visione maschile e femminile, rivela lo sguardo di un bambino che partecipa per la prima volta. La danza è tutto, è il centro di un film inteso come esperienza sensoriale, come forma di coinvolgimento totale, come culmine di un percorso spirituale, in cui la spiritualità diventa resistenza alla tragedia dell’esistenza, all’esperienza del conflitto che insanguina la regione. Il film diventa allora un’esperienza visuale e sensoriale, in cui è il rito collettivo del corpo a diventare esso stesso una forma sublime di cinema. L’immagine e il suono, il montaggio e le riprese coinvolgono allora lo spettatore spingendolo ad entrare all’interno del mistero di un rito, a comprendere, nel senso pieno del termine: prendere con sé. (d.d.) “Nel caos del mondo, alcuni piani regalano lunghe sequenze di volti in estasi dei praticanti, offrendo al pubblico la possibilità di partecipare ad un atto millenario di purificazione collettiva”. [cit. da otrocines.com]

n Chechnya, a man and his family perform the Dhikr in different ways and forms. This is an ancient ritual of Sufi Muslims, a rhythmic dance involving the entire body until it reaches a state of ecstasy. The film follows and accompanies the dance rhythm. It discovers its differences, the male vision and the female one, and reveals the gaze of a child who participates for the first time. The dance is everything. It is the core of a film intended as sensory experience, a form of total involvement, and the climax of a spiritual journey in which spirituality becomes resistance against the tragedy of existence and the experience of the conflict that is tearing the region apart. Therefore, the film becomes a visual and sensory experience in which the collective body ritual becomes a sublime form of cinema. The image and the sound, the editing and the takes involve the audience, that is encouraged to enter inside the mystery of a rite and ‘comprehend’ in the broadest meaning (to understand, but also to contain or hold). (d.d.) “In the chaos of the world, some shots offer long sequences of faces of worshipers in ecstasy, whereby the public can take part in a millenary act of collective purification.” [quote from otrocines.com]
Lingua: Russo.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE