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JIMENEZ, Mary
Du verbe aimer [risorsa elettronica] / regia Mary Jiménez ; fotografia Rémon Fromont ; montaggio France Duez ; suono Guillermo Iglesias
BE : Les films de la Phalène : Centre Bruxellois de l’Audiovisuel (CBA), 1985
1 file mp4 (1,74 gb) (83 min.) : color., son.
Festival dei popoli, 2015. - Lungometraggio. - Sottotitoli in olandese.
Fromont, Rémon. Duez, France. Iglesias, Guillermo.
1. Diari e memorie.
2. Autobiografie.
3. Famiglia.
4. Malattie.
Abstract: Un film composto di più livelli, collegati da fili sottilissimi e delicati, e che creano un quadro dalle molte forme. Il ritorno in Perù di Mary Jiménez, dopo alcuni anni dalla morte della madre, è il punto di partenza per una ricerca filmica, per un incontro impossibile eppure necessario con la memoria della propria madre. Il film diventa allora la traccia multipla di questa ricerca, attraverso frammenti, luoghi, sguardi visionari e al tempo stesso lucidissimi sulla propria terra d’origine, sui propri luoghi, sui propri cari. Al tempo stesso, “Du verbe aimer” è un film autobiografico e un saggio poetico sulla memoria che diventa racconto, un film sulla follia e un percorso di consapevolezza e scoperta di sé attraverso le immagini. Film modernissimo e unico, “Du verbe aimer” è la messa in gioco di un’estetica del frammento, in cui il montaggio, le immagini e il testo si assumono il compito di svelare un nuovo sguardo: “Attraverso la ricerca delle proprie radici, si scopre una richiesta d’affetto, il desiderio di essere amati. Il prologo all’inizio del film ci proietta in una sorta di nebbia finzionale destinata a disorientare i punti fermi dello spettatore” (J.-M. Vlaeminckx).

A film composed of more levels, connected by very thin and delicate threads, creating a multi-shaped picture. Mary Jiménez goes back to Peru after her mother has been dead for a few years. This is the point of departure for a cinematic research and an impossible as much as necessary encounter with the memory of her mother. The film is the multi-faceted trace of this research through fragments and places, casting a simultaneously visionary and very lucid gaze onto her homeland, her own places, and her beloved ones. At the same time, “Du verbe aimer” is an autobiographical film and a poetical essay on memory becoming story. A film about madness as well as a journey in self-awareness and the discovery of oneself by way of images. An extremely modern and unique work, “Du verbe aimer” puts in play an aesthetics of the fragment in which editing, images, and text take on the task of unveiling a new gaze: “By searching for one’s roots, one discovers a quest for love, the desire to be loved. The film prologue projects us into a sort of fictional fog bound to disorient the audience’s points of reference” (J-.M. Vlaeminkx).
Lingua: Francese.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE