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BIRRI, Fernando
Tire dié [risorsa elettronica] / regia Fernando Birri ; sceneggiatura Fernando Birri, Juan Carlos Cabello, Maria Dominguez, Manuel Horacio Giménez, Hugo Gola, Neri Milesi, Rubén Rodriguéz, Enrique Urteaga ; fotografia Oscar Kopp, Enrique Urteaga ; montaggio Antonio Ripoll ; suono Mario Fezia
AR : Instituto de Cinematografia de la Universidad Nacional del Litoral, 1960
1 file mp4 (786,84 mb) (33 min.) : b/n, son.
Festival dei popoli 2009. - Mediometraggio. - Sottotitoli in italiano.
Cabello, Juan Carlos. Dominguez, Maria. Horacio Giménez, Manuel. Gola, Hugo. Milesi, Neri. Rodriguéz, Rubén. Kopp, Oscar. Urteaga, Enrique. Ripoll, Antonio. Fezia, Mario.
1. Povertà.
2. Urbanistica.
3. Diritti umani.
4. Sociologia.
5. Mezzi di trasporto.
Abstract: Uno sguardo dall’alto sulla città di Santa Fe, in Argentina. Il commento elenca freddi dati statistici sulla sua popolazione, ma ai margini della città vive una popolazione nascosta, invisibile, che non rientra nelle statistiche. Il film dà loro la parola, li rende visibili, lascia che essi raccontino la loro storia, interpretandone i gesti e gli sguardi. La loro vita si svolge vicino ai binari, da dove essi si rivolgono urlando ai passeggeri dei treni di passaggio, nel tentativo di farsi dare qualche moneta. “Tire dié” è un film manifesto, realizzato da Birri insieme agli allievi della scuola di cinema di Santa Fe. Film che inaugura una nuova stagione nel cinema latinoamericano, “Tire dié” è in realtà un lavoro composito, articolato, dai molti stili e dagli scarti improvvisi che preparano al finale, in cui la macchina da presa restituisce con una pienezza straordinaria un unico momento – la rincorsa del treno – attorno al quale ruotano le esistenze dei tanti personaggi del film. “Birri adotta due atteggiamenti strettamente connessi tra loro: uno ideologico, quello di avvicinarsi al popolo (...), l’altro cinematografico, che consiste nel partire dal documentario per costruire una poetica di natura indubbiamente finta, che non vuole confondere lo spettatore, ma conquistarlo” (P.A. Paranaguá).

A bird’s-eye view of the city of Santa Fe, Argentina. The commentary cooly lists off statistics about the population, but at the edge of the city lives a hidden, invisible population that doesn’t fall into the statistics. The film gives voice to those people, makes them visible, leaves them to tell their story and interpret their customs and behavior. They lead their lives near the train tracks, where they shout at the trains going by, begging for money. “Tire dié” is a manifesto made by Birri and students from Santa Fe’s film school. Marking a new movement in Latin American cinema, “Tire dié” is in fact a composite work, using many styles and stock footage up to the very finale, in which the camera, with an extraordinary richness, captures a single moment - the approach of a train - around which the lives of the film’s many characters revolve. “Birri adopts two features closely connected to them: one ideological, trying to get close to the people (...); the other cinematic, which consists in departing from the documentary to create a natural poetics that is undoubtedly made-up, that doesn’t want to confound its audience, but rather conquer them” (P.A. Paranaguá).
Lingua: Spagnolo.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE