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PUTTER, Jos de
The damned and the sacred [risorsa elettronica] = Dans, Grozny dans / regia Jos de Putter ; sceneggiatura Jos de Putter ; fotografia Vladas Naudzius ; montaggio Stefan Kamp ; suono Marc Lizier, Michel Schöpping
NL : Zeppers Film & TV, 2002
1 file mp4 (1,72 gb) (75 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2014. - Lungometraggio. - Sottotitoli in inglese.
Naudzius, Vladas. Kamp, Stefan. Lizier, Marc. Schöpping, Michel.
1. Danza.
2. Guerra.
3. Adolescenza.
4. Tradizioni popolari.
Abstract: Due guerre consecutive hanno devastato Grozny, trasformandola in un cumulo di rovine. Per strada si sentono ancora colpi di mortaio e la deflagrazione delle mine, mentre i cieli sono anneriti dal passaggio di aerei militari. Altrove la stampa russa e quella internazionale descrivono i ceceni come un gruppo di “banditi e terroristi” di matrice islamica. Stretti tra la possibilità di cedere alla frustrazione o aderire alla violenza, qualcuno decide di… ballare. Non è una scelta come tante, non è soltanto un modo per ingannare il tempo o per divertirsi, quel ballo è un atto di liberazione ma anche di testimonianza di un popolo orgoglioso e pieno di sentimento. Ramzan Akhmadov è il rispettato coreografo, il coraggioso mentore e l’anima commovente di una compagnia di virtuosi danzatori che hanno dai 6 ai 16 anni, in partenza per una “tournée” “in paradiso”, come dice uno di loro. Dai teatri di Amsterdam e Londra, passando per le arene della Polonia, ogni salto e piroetta diventa un’affermazione di esistenza, una scarica di energia disperata e rigenerante. Le macerie non scompaiono, le cicatrici non si rimarginano, i pericoli rimangono. Ma comunque: “Danziamo, danziamo...altrimenti siamo perduti” [Pina Bausch].

Two consecutive wars have destroyed Grozny. It is a city of ruins now. You can still hear mortar shells and mine explosions in the streets. Military aircraft blacken the skies. Somewhere else, both Russian and international press describe Chechens as a bunch of Islam-inspired “bandits and terrorists”. Torn between two options, surrender to frustration or embrace violence, some decide to… dance. It is not a choice like any other. It is not just another way to kill time or have fun. Dancing is an act of liberation as well as testimony of a proud, soulful people. Ramzan Akhmadov is the respected choreographer, brave mentor, and the very life of a company of virtuoso dancers ranging from 6 to 16 years of age. According to one of them, they are leaving for a tour to “Paradise”. They will perform in arenas across Poland and in the theatres of Amsterdam and London. Each jump and each pirouette becomes a statement of their existence, and a discharge of desperate, regenerating energy. Ruins will not be removed, scars won’t heal, and danger is still there. Still: “Dance, dance or we are lost”, as Pina Bausch’s mantra goes.
Lingua: Ceceno.
Dans, Grozny Dans
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE