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DIEUTRE, Vincent
Orlando ferito – Roland wounded [risorsa elettronica] = Orlando ferito - Roland blessé / regia Vincent Dieutre ; sceneggiatura Vincent Dieutre ; fotografia Arnold Pasquier ; montaggio Dominique Auvray ; suono Benjamin Bober
FR : La Huit Production, 2013
1 file mp4 (2,82 gb) (104 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2014. - Lungometraggio. - Sottotitoli in inglese.
Pasquier, Arnold. Auvray, Dominique. Bober, Benjamin.
1. Tradizioni popolari.
2. Teatro.
3. Politica.
Abstract: Nel 1975, sul «Corriere della Sera», Pasolini decretava amaramente la scomparsa delle lucciole, simbolo di un popolo innocente e incorrotto, dinanzi all’ineluttabile avanzata di un nuovo fascismo, all’origine della morte culturale e politica del mondo. Dopo quasi quarant’anni Dieutre arriva in Sicilia quando il “castello delle menzogne” berlusconiano riflette più che mai la pessimistica visione pasoliniana. “Ma le lucciole sono davvero scomparse?”. In una terra segnata dalla mafia, dalle marginalità, dalle storie degli immigrati che sbarcano a Lampedusa, in una Sicilia in cui l’omosessualità è vissuta con vergogna, in cui persino i Pupi piangono il proprio destino in un piccolo teatro di Palermo, Dieutre ritroverà una metafora dell’Europa e una possibilità di sopravvivenza e riorganizzazione sociale. Orlando, il principe dei Pupi, ferito dalla depressione del mondo, incarna una generazione che esprime i propri desideri, le proprie emozioni, le condivide, le manifesta. Orlando e i suoi Pupi rappresentano la prova che le lucciole non sono sparite. “Alcune di loro sono lì, volano proprio intorno a noi. Ci sfiorano nella notte scura. E ce ne sono altre, laggiù, alla Vucciaria, a Ballarò, il mare di Mondello e sul promontorio dove viveva Santa Rosalia, al di là dell’orizzonte; riformeranno altrove il loro minuto popolo scintillante, il loro comune desiderio…” [V. Dieutre].

In 1975 on «Corriere della Sera», Pasolini bitterly proclaimed the extinction of fireflies, symbolizing the pure and uncorrupt people, due to the unstoppable march of a new fascism originating the cultural and political death of the world. After almost forty years, Dieutre lands in Sicily when the “House of Cards” built by Berlusconi reflects, more than ever, the pessimistic feelings of Pasolini. “Have the fireflies really disappeared?”. In a Sicily marked by mafia, marginalities, homosexuality seen as a shame and the stories of migrants approaching Lampedusa, Dieutre finds, in the region and in small theater in Palermo in which the puppets cry for their destiny, a metaphor of Europe and a chance for survival and social renovation. Orlando, the prince of puppets, wounded by the depression of the world, represents a generation expressing its desires and emotions and shares them. Orlando and its puppets are the proof that fireflies have not already disappeared. “Some of them are still there, they fly around us. They almost touch us in dark nights. There are more of them, there, in the Vucciaria, in Ballarò, on the Mondello’s sea and on the promontory where Saint Rosalia live, beyond the horizion; they will recreate their shining little population elsewhere, they will achieve their common desire…” [V. Dieutre].
Lingua: Italiano. Francese.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE