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BARANI, Christian
Mine de rien [risorsa elettronica] / regia Christian Barani, Guillaume Reynard ; fotografia Christian Barani ; montaggio Christian Barani, Véronique Barani, Guillaume Raynard
FR : [s.n.], 2005
1 file mp4 (1.95 GB) (84 min.) : color., son.
Lungometraggio. - Sottotitoli in inglese.
Reynard, Guillaume. Barani, Véronique.
1. Storia.
2. Geografia.
3. Economia.
4. Capitalismo.
5. Lavoro.
6. Industrializzazione.
Abstract: Situata a sud delle steppe, Karaganda, la seconda città più grande del Kazakistan, venne costruita nel 1930 da prigionieri sfollati su un giacimento di carbone nell'immenso Karlag. Oggi, la base dell'economia della città sta scomparendo, portandola a un considerevole impoverimento. “Mine de Rien” documenta un periodo di instabilità, di transizione tra due stati, il sentimento di abbandono e la speranza capitalista. Uno stato che è passato e uno stato che è appena iniziato, intangibile, inevitabile. Il film segue questa transizione, che genera caos, adattamento e sofferenza, rivelando l'impossibilità di essere in un momento in cui gli esseri umani non possono più essere considerati una massa, ma una somma di individui.

Kazakhstan's second-largest city, located to the south of the steppes, Karaganda was built in 1930 by displaced prisoners over a coalfield in the immense Karlag. Today, the basis of the city's economy is disappearing, leading to considerable impoverishment. Mine de Rien documents a time of instability, of transition between two states, feeling abandonment and capitalist hope. A state that has passed and a state which is just starting, intangible, inevitable. The film follows this transition, which generates chaos, adaptation and suffering, revealing the impossibility of being at a time when human beings can no longer be considered as a mass, but a sum of individuals.
Lingua: Francese.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE