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FREI, Christian
The giant Buddhas [risorsa elettronica] / regia Christian Frei ; musica Jan Garbarek, Philip Glass, Steve Kuhn, Arvo Pärt ; fotografia Peter Indergand ; montaggio Christian Frei, Denise Zabalaga ; suono Dieter Meyer
CH : Christian Frei Filmproductions : ARTE : Schweizer Fernsehen (SF), 2005
1 file mkv (2.22 GB) (95 min.) : color., son.
Lungometraggio. - Sottotitoli in inglese. - Altri formati: mp4.
Garbarek, Jan. Glass, Philip. Kuhn, Steve. Part, Arvö. Indergand, Peter. Zabalaga, Denise. Meye, Dieter.
1. Archeologia.
2. Fondamentalismo.
3. Violenza.
4. Storia.
5. Geopolitica.
Abstract: Nel marzo del 2001, sei mesi prima degli attentati di New York, due statue monumentali del Buddha, antiche di tremila anni, vengono distrutte dai talebani a Bamiyan al centro dell'Afghanistan, bersaglio di un inspiegabile fanatismo religioso. Situate sulla strada che collega Cina e India, queste statue testimoniano un’epoca florida in cui la valle era un grande centro religioso e commerciale. Riunendo diversi punti di vista sulla vicenda, Frei ne dà una lettura inedita, evidenziando la complessità e la molteplicità delle visioni, tra passato e presente. Quattro personaggi di diversa provenienza culturale parlano del loro legame con quelle statue gigantesche: un abitante della valle, un reporter di Al Jazeera, una giornalista-scrittrice afgana rifugiata in Canada, un professore dell'Università di Strasburgo, sul posto per degli scavi archeologici, A questi si aggiunge la testimonianza di Xuanzang, pellegrino buddista di origine cinese che ha percorso la via della seta partendo dalla Cina ed è arrivato a Bamiyan nel 632; il suo diario di viaggio contiene una descrizione precisa della valle afgana nel VII secolo.

In March 2001, six months before the suicide bombers hit New York, the Taliban destroyed two monumental statues of Buddha in Bamiyan, central Afghanistan, over 3,000 years old, victims of incomprehensible religious fanaticism. Located on the road linking China to India, the statues were a testament to the bygone era of prosperity when this valley was a major religious and commercial centre. Frei sheds new light on what happened through an assembly of different perspectives, and highlights the complexity and diversity of its consequences, both past and present. Five individuals from very different cultures discuss their relationship to these gigantic statues: a man who lives in the valley, a reporter from Al Jazeera, an Afghan woman, a journalist and writer who fled to Canada and a professor at Strasbourg University who has come to work on an archeological mission. Finally, there is the historical testimony of Xuanzang, a Chinese Buddhist monk who went there on pilgrimage, following the Silk Route, and arriving in Bamiyan in 632. His travel diary provides a detailed description of this Afghan valley as it was in the seventh century.
Lingua: Inglese. Francese. Cinese. Arabo. Farsi - Vedi: Persiano moderno.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE