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KRAULITIS, Ivars
The white bells [risorsa elettronica] = Baltie Zvanińi / regia e soggetto Ivars Kraulitis ; fotografia Uldis Brauns ; montaggio Lilija Bartušēviča ; musica Arvīds Žilinskis
LV : Riga Film Studio, 1961
1 file mp4 (560.79 MB) (20 min.) : b/n, son.
Festival dei Popoli, 2008. - Cortometraggio. - Sottotitoli in inglese e lettone selezionabili.
Brauns, Uldis. Bartušēviča, Lilija. Žilinskis, Arvīds.
1. Architettura.
2. Urbanistica.
3. Industrializzazione.
4. Opere pubbliche.
5. Lavoro.
6. Economia.
7. Infanzia.
Abstract: Ritratto di una città e di una bambina, “The White Bells” mostra, con elementi di finzione, un episodio della vita quotidiana di una ragazzina nel cuore pulsante della città, documentando vivacemente il fermento e i veloci cambiamenti di Riga negli anni Sessanta, di cui mostra con pudore l'affaccendarsi quotidiano dei suoi abitanti. Uno dei migliori documentari lettoni e un eccellente esempio di cinema poetico. Saggio di diploma per Ivars Kraulītis che chiama Uldis Brauns come direttore della fotografia a partire da una sceneggiatura di Herz Frank. Storia di un doppio inseguimento, con la macchina da presa che segue il girovagare gioioso di una bambina a sua volta attratta dalla città in fermento. La incontriamo mentre si confonde tra la folla frettolosa e travolta dalla frenesia del lavoro, in un bianco e nero che è già subito cinema di poesia, per il nitore del bianco, denso e pastoso, e per la lucidità del nero. Le campane bianche del titolo sono i fiori raccolti dalla piccola protagonista, che, però, possono facilmente essere metafora di una scelta stilistica forte, dove ai suoni, ai rumori e alla musica è affidato il compito di raccontare tutto quello che non possiamo vedere.

A portrait of a city and a young girl, “The White Bells” depicts with elements of fiction an episode in her everyday life in the beating heart of the city, intensely documenting the turmoil and rapid changes of Riga in the Sixties, and discreetly showing the daily bustle of it's inhabitants. One of the best Latvian documentaries, it is an excellent example of poetic cinema. This work was Ivars Kraulītis' diploma thesis, calling in Uldis Brauns as photography director, based on a screenplay by Herz Frank. A double pursuit story, the camera follows the joyful wandering of the girl who is captured by the commotion of the city. We meet her while she's getting lost in the rushing, busy and work frenzied crowd. A black and white film that in itself reveals a cinema of poetry for the neatness, density and mellowness of the white, and the gloss of the black. The White Bells are flowers gathered by the young girl, a metaphor for an intense style choice, with sound, noise and music as an expression of the unseen.
The White Bells
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE