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SOOT, Andres
511best photos of Mars [risorsa elettronica] = 511 paremat fotot Marsist / regia e soggetto Andres Sööt ; montaggio Leili Karpa ; suono Ivalo Randalu
EE : Studio Tallinnfilm, 1968
1 file mp4 (331.72 MB) (14 min.) : b/n, son.
Festival dei Popoli, 2008. - Cortometraggio.
Karpa, Leili. Randalu, Ivalo.
1. Opere pubbliche.
2. Architettura.
3. Tempo libero.
4. Antropologia.
5. Sociologia.
Abstract: Gli anni Sessanta a Tallin. Il poema allegorico di Sööt sulla vita nei caffè della capitale estone mette in relazione paragrafi tratti da testi scientifici di astronomia, le canzoni dei Beatles, la poesia di Artur Alliksaar (uno dei più significativi poeti estoni degli anni Cinquanta e Sessanta, scomparso a 43 anni nel 1966, il cui lavoro fu duramente censurato nel periodo sovietico, per cui nessuna delle sue raccolte fu pubblicata mentre era in vita) e lo sguardo su una quotidianità vissuta fra tazze di caffè, sigarette e sguardi indisciplinati catturati nell’universo letargico dei locali pubblici. Girato al “Café Moskva”, situato nel centro di Tallin, attualmente un ristorante-bar, e al “Café Pärl”, tipico esempio di design locale, da tempo scomparso, Sööt usò una tecnica di ripresa simile alla “candid camera”, celando la macchina da presa in una stanzina adibita a guardaroba, situata in un angolo del “Café Pärl”, per comporre un quadro generazionale, mettendo in relazione in modo originale immagine e suono. Opera fondamentale, esempio perfetto di un cinema che racconta il reale iniettando in esso elementi di soggettività e contaminazione.

Tallinn in the Sixties. Sööt's allegorical poem about café life in the Estonian capital draws connections between astronomical texts, the Beatles, the poetry of Artur Alliksaar (one of the most significant Estonian poets of the Fifties and Sixties, who disappeared in 1966 at the age of 43 and whose work was severely censured by the Soviets who banned all of his books from publication in his lifetime) and the quotidian life of coffee, cigarettes and unruly stares found in the lethargic universe of such public places. Filming at the “Café Moskva”, situated in the center of Tallinn, in actuality a bar-restaurant, and the “Café Pärl”, an example of bygone modern design in Estonia, Sööt uses a technique similar to candid camera. He hides the camera in a small wardrobe closet in a corner of the Café Pärl in order to paint a picture of many generations, combining sound and images in an original fashion. A fundamental work and a perfect example, even at a distance of forty years, of a film that depicts reality while injecting elements of subjectivity and adulteration.
Lingua: Russo. Estone.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE