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CIONI, Giovanni
In Purgatorio [risorsa elettronica] / regia Giovanni Cioni ; soggetto Giovanni Cioni ; fotografia Marcello Sannino ; montaggio Giovanni Cioni, Davide Santi, Massimiliano Pacifico ; suono Daghi Rondinini, Alberto Padoan ; musica Batista Lena
IT, FR : Valeria Pignatelli, 2009
1 file mkv (1.58 gb) (72 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2009. - Sottotitoli in inglese. - Lungometraggio. - Altri formati: mp4.
Sannino, Marcello. Santi, Davide. Pacifico, Massimiliano. Rondinini, Daghi. Padoan, Alberto. Lena, Battista.
1. Diari e memorie.
2. Religione.
3. Tradizioni popolari.
4. Psicologia.
Abstract: Nel 1652 Napoli viene colpita dalla peste. I resti mortali delle vittime di quel flagello vengono raccolte nella cripta della chiesa di Purgatorio ad Arco, nel cimitero delle Fontanelle, dove migliaia di ossa sembrano come in attesa di un gesto di pietà, misericordia, compassione, affetto. Sono morti in transito. In Purgatorio. In attesa di essere visti, riconosciuti. Accompagnati verso la luce. In cambio delle premure dei vivi che adottano un teschio, i morti si rivelano nei sogni. Campo e controcampo, tra la vita e la morte. Lo sguardo come attestato di esistenza. Dopo la vita, prima dell’oblio. Attraverso il culto del Purgatorio dei napoletani, il film s’immerge in un varco dimensionale nel quale s’intrecciano modalità di comunicazione ultraterrene calate in una realtà dove il fantasma delle cose mondane s’abbandona alla seduzione dei materiali del sogno. Una ricerca di un tempo perduto che è soprattutto un interrogarsi forte su ciò che permane di quanto non vediamo (più) e che continua a palpitare tra le pieghe dello sguardo e della coscienza. E un viaggio mai visto attraverso i vicoli dei Tribunali, dei Quartieri Spagnoli, della Sanità, di Montesanto, il Cimitero di Poggioreale, il Limbo dei bambini. Il cuore del Regno di Napoli. "L’anima del Purgatorio è un abitante di questo mondo. Il morto che non ha nome, che appare in sogno, che erra fra i vivi. Lo sconosciuto incrociato nella folla, il viso sulla foto di chi è scomparso. L’Altro. Uno degli altri, ognuno di noi. Io sono un abitante di questo mondo. Io sono uno degli altri. Il film non è uno sguardo su una realtà, è una ricerca, un’immersione dentro una rappresentazione del mondo, in bilico con l’inesistenza, tra sogno e veglia, ma molto reale. L’Altro, senza nome, che erra attraverso la città. Ognuno di noi è uno degli altri, uno sconosciuto, qualcuno che deve sapere che è esistito. Noi dobbiamo sapere che siamo esistiti". (G. Cioni)

In 1652 Naples is struck by the plague. The mortal remains of the pest’s victims are placed in the crypt of the Church of Purgatorio ad Arco, in the cemetery of Fontanelle, where thousands seem to await a sign of pity, mercy, compassion, affection. They die in transit. In Purgatory. Waiting to be seen, recognized. Accompanied to the light. For the haste of the living who take their skulls, the dead come to them in dreams. Angle and reverse angle, between life and death. A testimony to existence. After life, before oblivion. Through the Neapolitan cult of Purgatory, the film emerges as a multi-dimensional look into how otherworldly communication intertwines with a reality where the ghost of worldly possessions abandons itself to the seduction of the stuff of dreams. A look at lost time that is above all a powerful investigation into what remains of what we can’t see (any longer) and what continues to exist between the cracks of our sight and consciousness. It’s a never-before-seen trip through the backstreets of the Tribunals, the Spanish quarter, Sanità, Montesanto, the Poggioreale Cemetery and the Limbo of Uhildren: the heart of the Kingdom of Naples. "The soul in Purgatory resides in this world. The unknown person in the crowd, the ghostly face in the photo. The Other One of them, each of us. I live in this world. I’m one of Them. The film isn’t an examination of reality, it’s a study, an immersion into a representation of the world, with inexistence in the balance, between sleep and waking, yet very much real. The Other: nameless, roaming the city. Each of us is one of them, an unknown, someone who must know he has existed. We must know we once existed". (G. Cioni)
Lingua: Italiano.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE