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PHILLIPE, Claude
Paraguay, The Revolution was in the Ballot Box [risorsa elettronica] = Paraguay, une révolution par les urnes / regia Claude Phillipe ; soggetto Valeria Dos Santos ; montaggio Philippe Lachambre ; musica José Asuncion Flores
FR : Solferino Images, 2008
1 file mkv (1.21 gb) (52 min.) : color., son.
Sottotitoli in Francese . - Mediometraggio. - Altri formati: mp4.
Dos Santos, Valeria. Lachambre, Philippe. Asuncion Flores, José.
1. Dittatura.
2. Nazionalismo.
3. Democrazia.
4. Contestazione.
5. Scioperi.
6. Geopolitica.
7. Colonialismo.
8. Storia.
9. Politica.
10. Propaganda.
11. Diritti civili.
12. Geografia.
Abstract: Il 20 aprile 2008, accompagnato da un enorme sostegno popolare degno delle più grandi rivoluzioni sudamericane, Fernando Lugo, il vescovo sospeso, viene eletto presidente della Repubblica del Paraguay. Dopo sessant'anni di potere assoluto, il partito Colorado è costretto ad accettare il passaggio di potere. La sera stessa, questo popolo che è stato a lungo oppresso, esplode in una gioiosa baldoria e si riversa in tutte le strade e le piazze del paese per una festa che sembra una liberazione. Il Paraguay è un piccolo paese strizzato tra la Bolivia e i due giganti sudamericani, Brasile e Argentina. Un paese nato dall'incrocio - fenomeno unico in tutto il continente - tra una manciata di spagnoli e gli indiani Guarani. Una regione impregnata di idiosincrasie. Ma soprattutto un paese sinonimo di corruzione e povertà, una terra senza legge, segnata dalla dittatura di Alfredo Stroessner, la più lunga dittatura mai vissuta in Sud America. Questo film ci permette di scoprire questo paese poco conosciuto, annidato nel cuore del continente sudamericano, la sua struttura sociale unica, il suo passato doloroso e la sua identità sorprendente. Ascoltando il presidente appena eletto, gli oppositori appena deposti di Colorado, gli specialisti della storia del paese e il popolo stesso, questo documentario ci aiuta a capire perché i paraguaiani, dopo tanti anni di dittatura e di governo incontrastato, hanno affidato il loro destino a un uomo libero: una figura religiosa che si è gettata nell'arena politica per cercare di salvare il suo paese dal crimine, dall'ingiustizia e dalla povertà e per restaurare la democrazia.

On April 20th 2008, carried by a tremendous popular support worthy of the greatest South American revolutions, Fernando Lugo, the 'suspended' bishop, is elected president of the Republic of Paraguay. After sixty years of absolute power, the Colorado party is compelled to accept the changeover of political power. The very evening, this people who has for so long been oppressed, bursts into joyful revel and pours out into all the streets and squares of the country for a celebration that looks like a liberation. Paraguay is a small country squeezed between Bolivia and the two South American giants, Brasil and Argentina. A country born from interbreeding – a unique phenomenon on the whole continent – between a handful of Spanish and Guarani Indians. A region impregnated with idiosyncracies. But above all a country synonymous with corruption and poverty, a lawless land marked by Alfredo Stroessner’s dictatorship, the longest dictatorship ever experienced in South America. This film will enable us discover this scarcely known country nestled deep into the heart of the South American continent, its unique social structure, its painful past and its surprising identity. By listening to the newly elected president, to his deposed Colorado opponents, to the specialists of the history of the country and to the people itself, this documentary helps us understand why the Paraguayans, after so many years of dictatorship and unopposed governing, have entrusted their destiny to a free man: a religious figure who threw himself into the political arena to try and rescue his country of crime, injustice and poverty and to restore democracy.
Lingua: Spagnolo. Francese.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE