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D'ANOLFI, Massimo
Great Expectations [risorsa elettronica] = Grandi Speranze / regia Massimo D'Anolfi, Martina Parenti ; soggetto Massimo D'Anolfi, Martina Parenti ; sceneggiatura Massimo D'Anolfi, Martina Parenti ; fotografia Massimo D'Anolfi, Martina Parenti ; montaggio Massimo D'Anolfi, Martina Parenti ; suono Massimo D'Anolfi, Martina Parenti ; musica Massimo Mariani
IT : Montmorency Film, 2009
1 file mkv (4.13 gb) (77 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2009. - Sottotitoli in Inglese. - Lungometraggio. - Altri formati: mp4.
Parenti, Martina. Mariani, Massimo.
1. Economia.
2. Capitalismo.
3. Lavoro.
4. Marketing.
5. Globalizzazione.
6. Industrializzazione.
Abstract: Ambientato tra Milano, Reggio Emilia e la Cina, "Grandi speranze"è un viaggio in compagnia della futura classe dirigente che si va formando in quello che, nonostante tutto, rimane un Paese per vecchi. Giovani di belle speranze e grandi aspirazioni: chi insegna a giovani privilegiati come mantenere il potere attraverso frasi, modelli ed esperienze; chi, trasferitosi a Shanghai, insegue il sogno di aprire una fabbrica di acqua minerale gassata; chi, durante interminabili riunioni, impone ostinatamente un metodo di lavoro occidentale a impassibili impiegati cinesi. "Il nostro sguardo si è posato su riunioni, scrivanie e paesaggi filtrati dai vetri degli uffici: i nostri protagonisti, nel loro agire pubblico e professionale, si sono delineati nell’essenzialità del proprio archetipo. Non ci sono eroi, ma frammenti di vita spesi nell’affannosa ricerca di soddisfare ambizioni spesso eccessive. La camera è sempre sul cavalletto e l’ironia è il nostro modo di esserci. Crediamo che si tratti di un film politico perché l’ironia è politica" (M. D’Anolfi e M. Parenti). Come nel loro precedente film, "I Promessi Sposi", anche in quest’ultimo i due autori mettono il pubblico di fronte al fascino e alla perplessità che si prova nei confronti di chi agisce in nome di una fiducia che non tollera dubbi. I giovani imprenditori seguiti durante il film credono fermamente nell’autodeterminazione e inseguono con tenacia e ostinazione il loro destino. A dispetto di tutto e di tutti. Ma come nell’omonimo romanzo dickensiano, le "grandi speranze" possono facilmente trasformarsi in grandi illusioni o, più semplicemente, in un racconto che, in mancanza di altri racconti, risulta convincente. È su questo confine che il film cammina e, rimanendo sospeso tra ammirazione ed ironia, fornisce un affresco preciso ed impietoso del pensiero imprenditoriale italiano, dei modi che lo caratterizzano e dell’idea che vorrebbe presto mettere in produzione: il futuro.

Set between the cities of Milan and Reggio Emilia, Italy, and China, "Grandi speranze" is a journey in the company of the future ruling class that is being formed in the country for old men - in spite of everything. The up-and-coming youth nourishing great expectations: e.g., those who teach the privileged youth how to maintain power by means of phrases, patterns and experiences; those who, having moved to Shanghai, pursue the dream of setting up a sparkling mineral water factory; those who obstinately impose the Western working method on impassive Chinese employees through endless meetings. "Our gaze was focused on meetings, desktops, and landscapes glimpsed through office windowpanes; our characters outlined themselves according to their basic archetypes in their public and professional dimension. There are no heroes, only fragments of life spent in the frantic pursuit of often excessive ambitions. The camera is always on the tripod, and irony is our mode for being there. We believe it is a political film, because irony is political" (M. D’Anolfi and M. Parenti). Like in their previous film, "I promessi sposi", in this movie the two authors confront the audience with the fascination and puzzlement you experience when you are in front of someone who acts in the name of undisputed self-confidence. The young entrepreneurs filmed firmly believe in self-determination, and pursue their destiny with tenacity and obduracy, in spite of everything and everyone. But, like in Dickens’ book, «great expectations» can easily turn into great disappointments or, even more simply, into a story that – lacking more stories – seems convincing. The film proceeds along this border line and, suspended between admiration and irony, provides a precise, pitiless portrait of the Italian entrepreneurial thinking, its modes, and the concept it strives to get off the ground: future.
Lingua: Italiano.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE