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BIZZARRI, Alvaro
Il rovescio della medaglia [risorsa elettronica] / regia Alvaro Bizzarri ; soggetto Alvaro Bizzarri ; sceneggiatura Alvaro Bizzarri ; fotografia Alvaro Bizzarri ; montaggio Alvaro Bizzarri ; musica Antonio Ascione
CH : , 1974
1 file mkv (2.27 gb) (48 min.)
Festival dei Popoli, 2009. - Sottotitoli in francese e tedesco . - Mediometraggio. - Altri formati: mp4.
Ascione, Antonio.
1. Immigrazione.
2. Emigrazione.
3. Industrializzazione.
4. Economia.
5. Diritti dei lavoratori.
6. Storia.
Abstract: Agli inizi degli anni Settanta, Biel/Bienne è una cittadina svizzera che gli opuscoli turistici definiscono come moderna e in espansione: in essa trovano rifugio tanto il mondo del lavoro e degli affari quanto quello del turismo. Dietro questa facciata felice se ne nasconde tuttavia un’altra, quella dei lavoratori stagionali, ospitati in baracche malsane, obbligati ad una separazione dalle famiglie, non tutelati sindacalmente sul lavoro. Il film, che inizia come un panegirico dell’efficienza svizzera, diventa rapidamente un atto d’accusa che denuncia le condizioni ingiuste cui è sottoposta una categoria sociale che pure lavora, produce e paga le tasse. Due le sequenze di puro cinema diretto: quella, militante, in cui alcuni operai mostrano la situazione miserevole in cui sono costretti a vivere, e quella, malinconica, in cui gli immigrati spagnoli cantano il paese lontano. "Al momento delle riprese riscontrammo grandi difficoltà, dovuta alla paura dei lavoratori di esprimersi sulle proprie condizioni di lavoro e di vita: c'era paura di una possibile repressione. A ciò si aggiungeva la condizione di illegalità in cui effettuavamo le riprese, perché le persone estranee all’impresa normalmente non avevano accesso alle baracche." (A. Bizzarri)

In the early Seventies, Biel/Bienne was a small Swiss city that guidebooks defined as modern and expanding, yet there one also finds a refuge, work and business as much as tourism. Behind the happy façade a completely different place lurks, where seasonal workers are put up in insanitary shanties, forced to be apart from their families, and given no legal protection at work. The film begins as a panegyric to Swiss efficiency and rapidly turns into an accusatory act denouncing the unjust conditions which a social class is subjected to, even though that class works, produces and pays taxes. There are two instances of pure direct cinema: one activist, in which workers display their miserable living conditions, and the other melancholic, in which Spanish immigrants sing of their home far away. “The moment we began shooting we ran into a big challenge: the works were scared to talk about their working and living conditions. Their fear came out of possible repression. On top of that, we were shooting illegally because people outside of the company were usually not allowed into the shanties.” (A. Bizzarri)
Lingua: Italiano.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE