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YANKOVA, Yana
Joy [risorsa elettronica] = Radovanje / regia Yana Yankova ; soggetto Yana Yankova ; fotografia Ronan Glynn ; montaggio Zuzka Markova
GB : Yana Yankova, 2009
1 file mkv (381.86 mb) (9 min.) : color., son.
Sottotitoli in inglese. - Cortometraggio. - Altri formati: mp4.
Glynn, Ronan. Markova, Zuzka.
1. Guerra.
2. Geopolitica.
3. Dittatura.
4. Diritto.
5. Estremismo.
Abstract: Il titolo "Joy"è una traduzione del serbo-croato 'radovanje', un gioco di parole sul soggetto stesso di questo cortometraggio: Radovan Karadic, l'uomo che è detenuto dal Tribunale della Jugoslavia all'Aia dal luglio 2008 con l'accusa di omicidio, terrorismo e crimini contro l'umanità. Al momento del suo arresto, Karadic viveva come guaritore alternativo conosciuto con il nome Dragan Dabic in un sobborgo di Belgrado. I registi hanno portato la loro videocamera in quel sobborgo e sono finiti in un caffè frequentato regolarmente da Dabic. Il proprietario parla di come erano soliti cantare canzoni nazionalistiche all'interno, comprese quelle su Karadic, ma nessuno ha mai saputo che lui se ne stava seduto proprio in uno dei tavoli esterni. "Joy" rivela quanto Karadic sia ancora immensamente popolare. Anche se è accusato di gravi crimini, i serbi che incontriamo in questo film credono che lui, come tutto il popolo serbo, sia stato vittima della politica di potere occidentale.

The title "Joy" is a translation of the Serbo-Croatian 'radovanje', which is a play on words on the actual subject of this short film: Radovan Karadic, the man who has been held by the Yugoslavia Tribunal in The Hague since July 2008 on suspicion of murder, terrorism, and crimes against humanity. At the time of his arrest, Karadic was living as alternative healer Dragan Dabic in a suburb of Belgrade. The filmmakers took their camera back to that suburb and ended up in a café where Dabic regularly sat outdoors. The owner talks of how they used to sing nationalistic songs inside, including ones about Karadic, but no one ever knew he was sitting right outside. Joy reveals how immensely popular Karadic still is. Although he stands accused of serious crimes, the Serbs we meet in this film believe that he, like all Serbian people, is the victim of Western power politics.
Lingua: Serbo-Croato (latino).
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE