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EVEN, Anat
Closure [risorsa elettronica] = Achrey hasof / regia Anat Even ; soggetto Anat Even ; sceneggiatura Anat Even, Oron Adar ; fotografia Anat Even ; montaggio Oron Adar ; suono Anat Even ; musica Dj E
IL : Anat Even, 2009
1 file mkv (3.20 gb) (50 min.) : b/n, son.
Sottotitoli in inglese. - Mediometraggio. - Altri formati: mp4.
Adar, Oron. Dj E.
1. Autobiografie.
2. Urbanistica.
3. Famiglia.
4. Edilizia.
5. Architettura.
Abstract: Un diario cinematografico che documenta il cambiamento nel tempo, documentando il processo di demolizione e costruzione di un edificio, la vita e la morte. Una finestra si affaccia su un cortile. Dietro la finestra c'è la sorella; giù in cortile, il fratello. Ognuno di loro ha la propria famiglia; insieme formano una famiglia più grande. La storia inizia con la morte improvvisa di Udi, il fratello. Dalla finestra del suo studio al secondo piano, sua sorella Anat guarda giù nel cortile del palazzo; vede il giardino e lo studio che Udi aveva creato: era un vasaio e uno scultore. Anat si aggrappa alla finestra e guarda la vita nel cortile, che continua senza di lui. Fuori dal cortile si scorge lo storico ponte Shlush, sotto il quale passavano i treni ottomani; le visite guidate quotidiane che ricostruiscono il glorioso passato del primo quartiere ebraico fuori dalle mura della città di Jaffa. Alla fine il cortile viene venduto ad un imprenditore ed è condannato ad essere distrutto. Anat ne filma la distruzione e la ricostruzione - tappa dopo tappa - fino a quando il paesaggio è completamente precluso alla sua vista da un nuovo imponente edificio.

A film diary documenting change over time, documenting the process of demolition and construction of a building, life and death. A window looks out onto a courtyard. Behind the window is the sister; down in the courtyard, the brother. Each of them has their own family; together they form a larger family. The story begins with the sudden death of Udi, the brother. From the window of his studio on the second floor, his sister Anat looks down into the courtyard of the building; she sees the garden and the studio that Udi had created: he was a potter and a sculptor. Anat clings to the window and looks at life in the courtyard, which continues without him. Outside the courtyard, one glimpses the historic Shlush bridge, under which Ottoman trains used to pass; daily guided tours reconstructing the glorious past of the first Jewish quarter outside the city walls of Jaffa. Eventually the courtyard is sold to a developer and condemned to be destroyed. Anat films its destruction and reconstruction - stage by stage - until the landscape is completely foreclosed from his view by an imposing new building.
Lingua: Ebraico.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE