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ROSENBLATT, Jay
The Darkness of Day [risorsa elettronica] / regia Jay Rosenblatt ; soggetto Jeff Greenwald, Jay Rosenblatt ; montaggio Jay Rosenblatt ; suono Jay Rosenblatt ; musica Erik Ian Walker
US : Jay Rosenblatt, 2009
1 file mkv (1.12 gb) (26 min.) : b/n, son.
Festival dei Popoli, 2010. - Cortometraggio. - Altri formati: mp4.
Greenwald, Jeff. Walker, Erik Ian.
1. Medicina.
2. Sociologia.
3. Malattie.
4. Salute.
5. Psicologia.
6. Diari e memorie.
Abstract: Realizzato esclusivamente con scarti di pellicola 16mm proveniente da film didattici, documentari scolastici e promozionali, il film si offre come una complessa e affascinante riflessione sulle reazioni che il suicidio provoca in coloro che continuano a vivere, restando al di qua della linea di separazione della morte. Lo spunto iniziale è dato dalla reazione del regista al suicidio di un suo amico. Il vuoto indicibile che crea un simile atto è la base stessa del film. Attraverso i frammenti del diario del fratello del suo amico, il regista si inoltra in una zona di dolore e solitudine raramente esplorata dal cinema. Rosenblatt tenta di essere ancora presente alla memoria degli affetti suoi e altrui come testimonianza di solidarietà e affetto; realizza un saggio visivo sulla vertigine dell’assenza e del dolore che si compone come una dolente sinfonia silenziosa in bianco e nero. “Non ho tentato di spiegare ciò che non si può spiegare. Né tantomeno desideravo esprimere un giudizio o una posizione morale su un aspetto della nostra vita che è ancora un interdetto culturale e sociale. Volevo avvicinarmi a una realtà complessa attraverso delle riflessioni in grado di mettere in relazione non solo la nostra percezione del suicidio e del dolore, ma anche quella di altre culture e mondi”. (Jay Rosenblatt)

Made exclusively from excerpts of 16mm film from training videos and scholastic and promotional documentaries, the film contemplates the effects suicide has on those who go on living, who stay on this side of the border between life and death. The initial idea came from the director’s reaction to a friend’s suicide. The unspeakable emptiness that causes such an action is the basis for the film. Using excerpts of the friend’s brother’s diary, the director ventures out into a painful place, a solitude rarely seen in film. Rosenblatt tries to capture the memory of his and other people’s suffering as a testimony to solidarity and affection; he constructs a visual essay about the vertigo of absence and pain, which becomes an elegiac symphony in black and white. “I didn’t try to explain what can’t be explained. Nor did I want to make judgments or take a moral stand on an aspect of our life that is still taboo in our culture and society. I wanted to get close to a complex reality through reflections which can put us in touch not only with our perceptions of suicide and pain, but also with those of other cultures and worlds.” (Jay Rosenblatt)
Lingua: Inglese.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE