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SOKUROV, Alexander
We Need Happiness [risorsa elettronica] = Il nous faut du bonheur / regia Alexandre Sokourov, Alexei Jankowski ; fotografia Sara Cornu, Alexei Jankowski ; montaggio Alexei Jankowski ; suono Makar Akhpachev, Dominique Vieillard ; musica Mehdi Hosseini
FR : Les Films d'Ici, 2010
1 file mkv (3.34 gb) (52 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2010. - Sottotitoli in inglese. - Mediometraggio. - Altri formati: mp4.
Jankowski, Alexei. Cornu, Sara. Akhpachev, Makar. Vieillard, Dominique. Hosseini, Mehdi.
1. Geografia.
2. Antropologia.
3. Etnologia.
4. Viaggi.
5. Diari e memorie.
6. Famiglia.
Abstract: Un viaggiatore, che viene da lontano, percorre i territori della Mesopotamia del Nord, nella regione autonoma del Kurdistan, abitata dalla minoranza Kurda iraniana. Luoghi estremi, dalla geografia tormentata, profondamente diversi dalla terra d’origine del viaggiatore. Luoghi spesso al di fuori dello sguardo, del pensiero, dell’immaginazione. Ma sono sempre territori dove è possibile fare degli incontri straordinari. Il viaggio è quindi l’occasione per raccontare delle storie. E il film, come un viaggio, racconta le storie che hanno accompagnato una vita, quella di una donna russa che molti anni fa ha fatto la scelta di lasciare il suo paese per seguire l’uomo che amava, fino ad arrivare in un luogo lontano, dai mille problemi, dalle mille difficoltà. La storia della vita di Svletana racconta le peregrinazioni di un popolo dimenticato e la sua sofferenza, i lutti, il dolore, la morte, la guerra, ma anche la speranza, l’amore, la perseveranza. Ma, soprattutto, rivela il mistero di un’esistenza, la particolarità di una vita che ha continuato ad andare avanti nonostante tutto, a ricominciare ogni volta, sentendosi parte di un mondo che pochi hanno riconosciuto. Sokurov e Jankowski filmano non tanto la storia nascosta di un popolo, e forse neppure la storia di una singola donna e della sua famiglia, quanto il mistero di un’anima, l’enigma di una vita che appare di fronte allo sguardo della macchina da presa, intenta nelle sue faccende quotidiane, nei suoi rapporti personali, nell’ambiente che, ora, è la sua casa. Senza mai tentare di violare l’intimità di un essere umano, il film guarda con rispetto e delicatezza la straordinarietà di una singola esistenza, come un viaggiatore pronto a stupirsi del mondo che si dispiega improvvisamente di fronte a lui. "Per la prima volta nella mia vita, ho visto una donna con un destino così drammaticamente confuso, dall’animo instancabile, avida di sapere, intelligente, ma che non ha trovato la sua felicità nella vita che le è stata data..." (A. Sokurov).

A traveller coming from far away is exploring the territories of Northern Mesopotamia in the autonomous region of Kurdistan, populated by a Kurdish Iranian minority. These are extreme sites, characterized by a tormented morphology, very different from the traveler’s country of origin. These sites often lie outside of one’s gaze, thinking, imagination, but it’s still possible to meet extraordinary people there. The journey thus becomes an opportunity to tell stories. As if it were a journey, the film accounts for the stories that have filled the life of a Russian woman who, many years ago, chose to leave her country to follow the man she loved, and land at a very distant and very problematic place. Svetlana’s life becomes the story of the peregrinations of a forgotten people and their grief, their mourning, pain, death, war, but also hope, love, and perseverance. It also allows to unravel the mystery of an existence, the peculiarity of a life that hasn’t given up in spite of everything, and began all over again feeling like a part of a world that has been recognized by few people. Sokurov’s and Jankowski’s film is not so much about the hidden story of a people, or about the story of an individual woman and her family, it’s more about the mystery of a soul, the enigma of a life as it appears before the camera lens, absorbed in the daily toil, her personal relationships, and the environment which now is her home. Without ever attempting at the intimacy of a human being, the film watches the extraordinariness of an individual existence with respect and kindness, like a traveler willing to be amazed at the world that is suddenly displayed to him. "For the first time in my life I met a woman with such a dramatically confused destiny. An intelligent woman with an indefatigable mind, she’s greedy for knowledge but couldn’t find happiness in the life she was given..." (A. Sokurov).
Lingua: Russo.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE