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SYROECHKOVSKAYA, Marusya
How to Save a Dead Friend [risorsa elettronica] / fotografia Marusya Syroechkovskaya, Kimi Morev ; montaggio Qutaiba Barhamji ; musica Felix Mikensky
NO, SE, DE, FR : Docs Vostok, 2022
1 file mkv (1.80 gb) (103 min.) : color., son.
Festival dei Popoli, 2022 - Concorso internazionale - Mediometraggi. - Sottotitoli in inglese.
1. Diari e memorie.
2. Tossicodipendenza.
3. Adolescenza.
Abstract: Quando a 16 anni incontra Kimi, Marusya è convinta che la sua vita sia già al capolinea: le angosce esistenziali e le pulsioni autodistruttive, segnate sugli avambracci, trovano uno specchio scuro nel ragazzo a cui sarà al fianco fino all’ultimo. A salvare entrambi non basteranno l’amore, la musica, l’alcol, la droga e nemmeno il cinema, che nelle mani della regista diventa strumento di sopravvivenza e testimonianza, prima per gioco, poi per necessità. Composto da materiali girati nell’arco di dodici anni e montati a perdifiato, il film è una vertigine sull’orlo di un baratro dal quale non è facile uscire indenni: molti dei compagni di strada della autrice-protagonista non ce la faranno – chi muore suicida, chi di overdose, chi perde la vita in un incidente – a testimoniare lo stillicidio di un’intera generazione che ha vissuto lo spaesamento di un’epoca di radicale trasformazione e impossibile riadattamento. “How to Save a Dead Friend”, sconvolgente opera prima, è uno dei film più intimamente personali dell’anno ma anche uno dei più lucidi e dolenti nel raccontare la temperie di un intero paese attraverso i malesseri, i conflitti e le tensioni di una gioventù perduta.

When at 16 years of age Marusya meets Kimi, she is convinced that her life has already come to a halt: the existential anxiety and self-destructive impulses, marked on her arms, find a dark mirror in the boy by whose side she will remain until the last moment. Neither love nor music, alcohol, or drugs will save the two, and not even cinema, which in the hands of the film director becomes an instrument of survival and testimony, at first as a game, afterwards as a necessity. Made with footage filmed over twelve years, edited at a breathless pace, the film is a dizzying plunge into an abyss from which getting out unharmed is not easy: many of the companions of the director-heroine will not make it - some commit suicide, some OD, some die in an accident. This serves as a testimony to the torment of a generation that experienced loss in an age of radical transformation and impossible readjustment. “How to Save a Dead Friend”, a shocking directorial debut, is one of the most intimately personal films of the year, but also one of the most lucid and saddest in depicting the atmosphere of an entire country through the malaise, conflicts, and tensions of lost youth.
Lingua: Russo.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE