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KONIK, Anna
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Silence Heard Loud = Najglosniej Slychac Milczenie [risorsa elettronica] / regia Anna Konik ; montaggio Agnieszka Kowalczyk, Anna Konik ; musica Wojciech Blazejczyk
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PL : The Compass Project Birkbeck University of London, 2022
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1 file mkv (4.08 gb) (71 min.) : color., son.
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Festival dei Popoli, 2022 - Concorso internazionale - Lungometraggio. - Sottotitoli in inglese.
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Goldman Dicks, Jozefina. Kowalczyk, Agnieszka. Blazejczyk, Wojciech.
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1. Diari e memorie.
2. Multiculturalismo.
3. Immigrazione.
4. Diritti civili.
5. Diritti umani.
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Abstract: Un'ampia aula universitaria. Troviamo sette persone sedute in cerchio mentre leggono brani di saggi su varie questioni globali. È l'unico momento in cui li vediamo insieme. Dalla sala inondata di sole, ci spostiamo in diverse zone della città che fanno da sfondo alle loro storie. D'ora in poi li seguiremo separatamente, senza un ordine prestabilito. Raccontano da dove vengono e da cosa hanno cercato di fuggire. Raccontano fatti tragici della loro vita. La videocamera li mostra da lontano, zoomma sui loro occhi, mette a nudo le emozioni o si concentra sul linguaggio del corpo. Un po' alla volta, riusciamo a mettere insieme le sette drammatiche storie di Angela, Janahan, Merwa, Michael, Mohamed, Nirmala e Selamawit. Sono fuggiti da guerre, terrorismo, odio etnico, persecuzioni o violenze domestiche. Sono sfuggiti alla morte. Sembra che abbiano raggiunto i loro obiettivi e che ora possano iniziare una nuova vita in Europa. Ma è davvero la fine dei loro problemi e l'inizio di una nuova vita migliore? Uno dei protagonisti, Michael, conclude che non avrà mai una prole: sarebbe crudele portare dei bambini in questo mondo tossico. Sottolinea inoltre che il suo destino dipende da altre persone, indipendentemente dai suoi piani e dalle sue ambizioni. Gli altri elencano i loro problemi: alienazione, razzismo, solitudine, interminabili procedure di asilo senza permesso di lavorare, incertezza sul futuro e desiderio di famiglia e casa. Così si trovano di fronte a dubbi su se stessi e iniziano a interrogarsi sul senso della vita. Nessuno può dire cosa riservi loro il futuro.
A spacious university hall. We see seven individuals sitting in a circle and reading excerpts from essays on various global issues. This is the only time we see them together. From the sun-drenched hall, we move to different parts of the city which provide background for their stories. From now on, we follow them separately, without any imposed order. They say where they come from and what they have been trying to escape from. They disclose tragic facts from their lives. The camera shows them from a distance, zooms in on their eyes, exposes emotions or focuses on the body language. Bit by bit, we eventually piece together seven dramatic stories of Angela, Janahan, Merwa, Michael, Mohamed, Nirmala and Selamawit. They have fled from war, terrorism, ethnic hatred, persecution or domestic violence. They have escaped death. It seems that they have achieved their goals and may now start a new life in Europe. But is this really the end of their problems and beginning of a new, better life? One of the protagonists, Michael, concludes that he will never have offspring – it would be cruel to bring children to this toxic world. He also stresses that his fate depends on other people, regardless of his own plans and ambitions. The others list their own problems: alienation, racism, loneliness, endless asylum procedures with no permission to work in the meantime, uncertainty about the future, and longing for family and home. So they are faced with self-doubt and begin to question the meaning of life. No one can tell what the future holds for them.
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| Lingua: Etiopico. Aramaico. Arabo. Inglese. |
Genere: Documentario.
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VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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