“C’è un posto nel mondo” di Francesco Falaschi debutta al cinema

In sala dal 13 novembre, il film è una riflessione intima e allo stesso tempo corale sul significato dell’appartenenza, delle radici e delle scelte che definiscono chi siamo.

Arriva al cinema il nuovo film del regista Francesco Falaschi, C’è un posto nel mondo. Con un cast corale autentico, una fotografia capace di restituire la luce e i silenzi dei paesaggi più appartati, C’è Un Posto Nel Mondo si propone come uno dei film italiani più intensi dell’autunno, un racconto contemporaneo che parla al cuore di tutti.

“Volevo raccontare un’Italia silenziosa, quella dei paesi, della cosiddetta Italia interna, tra spopolamenti e nascita di nuove e potenti energie, dove spesso le scelte personali diventano anche scelte collettive” – dichiara Falaschi.

Il film si incentra su tre storie e un’unica domanda: partire, restare o tornare? Tre destini che si intrecciano in un racconto corale, dove ogni personaggio è in cerca di un equilibrio personale tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. In un angolo dell’Italia interna, lontano dai riflettori delle grandi città, tre persone si ritrovano ad affrontare scelte che possono cambiare le loro vite. Un giovane ricercatore, pronto a lasciare il paese per un futuro all’estero, ma trattenuto dall’amore per la famiglia e la terra natale. Un insegnante, diviso tra il legame con i suoi studenti e un’imprevista opportunità di carriera in città. Una psicologa, tornata per vendere la casa di famiglia, decisa a chiudere con il passato finché oggetti dimenticati e nuovi incontri non la costringono a confrontarsi con ciò che credeva di aver lasciato alle spalle.

C’è un posto nel mondo è un film sull’Italia che cambia e sui legami che resistono, un viaggio emotivo che tocca corde universali: il desiderio di partire, la paura di restare, la nostalgia del ritorno.

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