Il turismo di massa è il filo rosso invisibile che unisce Firenze e Tokyo nel documentario di Lorenzo Ciani
Il regista fiorentino Lorenzo Ciani, per il suo nuovo documentario Perfect Days Dreamin’ è volato fino a Tokyo per raccontare una realtà che non è poi così lontana da Firenze. Entrambe le città stanno vivendo lo stesso problema: l’overtourism. Il film, che prende ispirazione dal film di Wim Wenders, Perfect Day, è stato girato interamente a Tokyo e adotta uno stile intimo e osservativo per raccontare, attraverso immagini e interviste, come il crescente e inarrestabile afflusso turistico stia modificando la vita quotidiana nei quartieri della città. Luoghi un tempo riservati e autentici, si trovano ora a fare i conti con una trasformazione che mette in discussione identità e legami sociali. Un racconto che si fa specchio delle stesse sfide affrontate da molte città storiche, tra cui Firenze, oggi alle prese con le conseguenze del turismo di massa. Tra le cause che alimentano questo fenomeno, Ciani ne ha individuate due: il cibo e i social media. Ogni anno migliaia di travel influencer affollano le città nipponiche alla ricerca del piatto perfetto da “instagrammare”, trasformando il cibo in uno strumento di consumo mediatico.
Realizzato con una produzione autonoma e indipendente, e già presente in oltre dieci festival internazionali, Perfect Days Dreamin’ è stato completato simbolicamente in concomitanza con il sessantesimo anniversario del gemellaggio tra Firenze e Kyoto, un legame culturale che unisce le due città nel nome della bellezza e della tradizione.
Il film inoltre, è stato selezionato al Global Stage Hollywood Festival ed è stato presentato in anteprima mondiale il 5 ottobre al Chinese Theatre di Los Angeles. Sarà distribuito fino a novembre dalla casa di distribuzione Premiere Film nei festival del cinema. In seguito si valuterà una distribuzione al pubblico se attraverso le sale cinematografiche o attraverso le piattaforme online.