‘Editing Follow Shooting’, il filmmaker Alessio Focardi innova la post-produzione

Da anni attivo in Toscana, come montatore e produttore cinematografico, Alessio Focardi, con la sua società “Sartoria dell’immagine” introduce oggi una importante e rivoluzionaria innovazione nella post-produzione audiovisiva.

Il nuovo sistema “Editing Follow Shooting” può infatti mettere a sistema una serie di strumenti tecnologici, fra loro integrati, per la creazione immediata dei cosiddetti “giornalieri” (il girato di un film o di un altro prodotto audiovisivo, che generalmente viene guardato in una sessione successiva rispetto a quella di ripresa). Il meccanismo è semplice quanto attuale, in linea con la velocità delle tecnologie digitali: mentre si effettuano le riprese, realizzate anche in 8K, viene creata, in tempo reale, una copia identica all’originale (ma in bassa risoluzione), e viene effettuato un file transfert su una piattaforma cloud, che rende visibile, istantaneamente, a tutti gli utenti abilitati, ciò che è stato girato. Il montatore può quindi lavorare praticamente in tempo reale con le riprese: una novità tecnologica in grado di portare una vera rivoluzione nei set.

La novità non riguarda solo chi si occupa del montaggio: anche i make up artists, la segreteria di edizione, e tutte quelle figure professionali coinvolte nel set, possono dare il loro apporto immediato. Il nuovo sistema, infine, permette anche il trasferimento dei file in alta risoluzione, con tempi leggermente più lunghi rispetto a quelli in bassa qualità. In questo modo è possibile facilitare e potenziare il lavoro da remoto, avvicinando sempre di più la fase della produzione a quella della post-produzione, fino quasi a farle coincidere.

Sartoria-Immagine, azienda fiorentina attiva nella post-produzione da oltre ventisei anni, non è nuova nel campo dell’innovazione: “Nel 1995, avevo creato un sistema di montaggio trasportabile, basato sul sistema AVID, per iniziare a montare già sul set”, racconta Alessio Focardi. Dal videoclip di Pino Daniele Se mi vuoi, uno dei primi lavori “girato e montato”, la ricerca sul fronte dell’innovazione ha portato oggi Focardi alla messa a punto dell’Editing Follow Shooting.

“Il passaggio dalla pellicola al digitale non ha poi cambiato molto” – prosegue Focardi – “se si considera la cosa dal punto di vista dei metodi di lavorazione. Da una parte i giornalieri si creavano dalla pellicola sviluppata in laboratorio; con il digitale invece i giornalieri sono file a bassa risoluzione ricavati dagli OCF (Original Camera Files, n.d.r.). C’è sempre stata, insomma, una distanza netta fra la produzione e la post-produzione, che con questo metodo invece viene quasi a coincidere. Il montatore può lavorare praticamente in tempo reale con le riprese”.

Questa velocizzazione risulta ancora più evidente in campo pubblicitario: “nello storyboard – afferma – dove ho le inquadrature già definite dall’inizio, è possibile già pre-montare uno spot, usando immagini di reference, che poi si vanno poi a sostituire via via con quelle reali, man mano che vengono girate, condensando, quasi in un unico momento, riprese e montaggio.”

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