14 aprile 1980, quarant’anni dalla morte dell’autore
Gianni Rodari raccontava di aver cominciato per caso tra, il 1948 e il 1950, a scrivere racconti e poesie per bambini.
E’ uno degli autori più tradotti al mondo, nato in provincia di Novara nell’ottobre del 1920, Rodari con la sua fantasia e creatività continua ad accompagnare anno dopo anno generazioni di bambini nel loro affacciarsi al mondo della lettura e della scuola.
Partigiano, maestro elementare, giornalista dalla mente in costante movimento e affollata di tante storielline divertenti, che sapevano aspettare anche anni prima di diventare le poesie e i racconti che tutti almeno una volta abbiamo letto.
Favole delicate e leggere, quelle di Gianni Rodari, semplici come i loro protagonisti, un pò distratti e con tanto da imparare, oppure pazienti e saggi con tanto da insegnare.
Il suo immaginario che incanta i bambini e gli adulti che (ri)leggono favole e poesie è arrivato anche al cinema, nel 1996, grazie alla mano di Enzo D’Alò.
La freccia azzurra, con musiche di Paolo Conte e le voci di Lella Costa e Dario Fo, è stato restaurato per tornare al cinema in occasione dei 100 anni dalla nascita dell’autore
