Rivive, sul grande schermo, la storia della scuola-laboratorio di Signa, nata per accompagnare i ragazzi in difficoltà agli studi e al lavoro
A ottant’anni dalla sua nascita, il cinema rende omaggio al Villaggio Scolastico Artigiano di Signa, con il nuovo film di Federico Micali, “I ragazzi del villaggio”. Si tratta della storia della scuola-laboratorio che accoglieva i ragazzi in difficoltà per accompagnarli agli studi e ai primi mestieri, raccontata per la prima volta in un film, grazie al progetto dell’associazione Villaggio Scolastico Artigiano in collaborazione con il Comune di Signa, grazie alla regia del regista fiorentino, autore di documentari di successo come L’Universale e Le chiavi di una storia. La comunità dell’Isolotto. L’inizio delle riprese è stato presentato in anteprima il 19 giugno nel corso di un incontro al Museo civico della Paglia di Signa: al centro ci saranno le voci degli ex allievi e di tutti coloro che con la loro partecipazione hanno contribuito a scrivere una pagina importante del territorio. Durante la serata è stata inoltre lanciata la campagna di crowdfunding, aperta sulla piattaforma Produzioni dal Basso, per finanziare la produzione del film: per partecipare basta cliccare il link https://sostieni.link/38197
Quella del Villaggio Scolastico Artigiano fu un’esperienza rivoluzionaria: nata nel 1945 dalla visione illuminata del Maestro Leopoldo Fantozzi, la scuola accoglieva i ragazzi in difficoltà, li faceva studiare per il conseguimento della licenza media e contemporaneamente consentiva loro di imparare un mestiere grazie alla reciproca interazione con le aziende del territorio. “Ho accolto un ragazzo al Villaggio, ho accompagnato un allievo al lavoro” è la frase incisa sulle mura del Villaggio. Racconta tutti i valori che ne hanno costantemente caratterizzato la storia: l’inclusione, la scelta di non lasciare mai indietro nessuno e di fare comunità; la formazione, un percorso pedagogico, non solo didattico, che privilegiava l’individuo e lo preparava ad una partecipazione attiva; il lavoro artigianale come legame con il proprio territorio.
Dopo aver accompagnato al lavoro migliaia di ragazzi, il Villaggio non sopravvive alla morte del Maestro e del figlio Stelio, professore anch’egli, che ne aveva preso le redini, e nei primi anni Duemila cessa di essere scuola. Continua però ad essere motivo di orgoglio e di appartenenza per tutte quelle persone la cui storia si è intrecciata con quella del Villaggio, a rappresentare uno spartiacque nella vita di moltissimi ex allievi. È per dare voce a queste persone e per restituire importanza a questa storia che nasce l’idea del film documentario.
“Sono sempre stato affascinato dal raccontare storie collettive” – ha dichiarato il regista – “e il Villaggio è sicuramente una grande storia di rivalsa e riscatto, resa possibile grazie alla collaborazione di moltissimi soggetti. L’importanza di questa storia la leggi negli occhi di tanti ex studenti, ‘i ragazzi del Villaggio’ appunto, per i quali gli anni vissuti lì sono stati fondamentali per uscire dal margine e affrontare una vita professionale spesso piena di soddisfazioni. Ma il Villaggio è stata anche una storia familiare, dato che mio nonno ne è stato il fondatore. Soltanto a distanza di anni mi sono però reso conto dell’importanza che questa aveva avuto. Adesso è venuto il momento di raccontarla, intrecciando i ricordi dei ‘ragazzi’ con quelli degli altri familiari che peraltro sono parte operativa di questo progetto. E sarà bello farlo anche attraverso il coinvolgimento produttivo di molti, un po’ come è stato per la costruzione del Villaggio, nato con il contributo di tanti”.
Il docufilm non vuole essere e non sarà solo un momento celebrativo e commemorativo, anzi è il primo passo di un progetto più ampio grazie alla collaborazione con il Comune di Signa. Nel 2024 infatti la sede del Villaggio è entrata nella disponibilità immobiliare del Comune e la gestione sarà seguita da una fondazione, la cui costituzione è prossima, della quale faranno parte il Comune di Signa e l’Associazione Villaggio Scolastico Artigiano, con il contributo di professionisti esterni che supporteranno il lavoro della Fondazione con la loro esperienza specifica. Oggi come in passato, si riparte da “I ragazzi del Villaggio” per riaccendere le luci su una storia straordinaria che vuole tornare ad essere la storia di tutti.