‘Morte a Venezia’: 50 anni dopo la storia di Björn Andrésen, il giovane protagonista del film

‘Il ragazzo più bello del mondo’, il documentario di Kristina Lindström e Kristian Petri, sulll’enfant prodige, celebre per essere stato scelto da Luchino Visconti per il ruolo del quattordicenne Tadzio in ‘Morte a Venezia’

A distanza di 50 anni dalla première del capolavoro di Visconti, Björn Andrésen si racconta in un documentario intimo e personale svelando la sua storia fuori dal set: una storia sull’ossessione per la bellezza, sul desiderio e sul sacrificio di un ragazzo la cui vita è stata stravolta per sempre dopo che il regista Luchino Visconti lo proclamò ‘il più bel ragazzo del mondo’.

Dopo l’anteprima mondiale al Sundance Film Festival e al Pesaro Film Festival arriva in anteprima nazionale al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r), distribuito da Wanted Cinema

La storia di Björn Andrésen, giovane protagonista di “Morte a Venezia’

Grazie al materiale d’archivio a disposizione, il documentario mostra Luchino Visconti assieme al ragazzo durante il casting, le riprese del film, la sua prima mondiale a Londra, la conferenza stampa al Festival di Cannes nella quale Visconti affermò che la bellezza di Bjorn aveva raggiunto un apice irripetibile e che oltre non poteva andare.

Dopo Morte a Venezia l’immagine del giovane svedese fu scelta per rappresentare il personaggio principale del manga Lady Oscar e Björn Andrésen divenne una vera e propria icona gay.
I due registi seguono inoltre la travagliata vicenda personale di uomo che non ha mai saputo chi fosse suo padre e che in tenera età ha perso la madre. Un documento importante sul significato di successo e sulla vita di un uomo cui è capitata una sorte fuori del comune, baciato subito da una popolarità per molti invidiabile, in realtà davvero difficile da sostenere.

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