La commedia cinematografica toscana: Fabrizio Borghini presenta il suo nuovo libro

Da Amici miei a Il Ciclone, La commedia cinematografica toscana fa un excursus sul genere cinematografico, alla presenza di registi e attori

Appuntamento in Mediateca Lunedì 13 giugno (ore 16.45), per la conclusione del programma de ‘La Valigia dei sogni‘, con l’autore, giornalista e critico cinematografico Fabrizio Borghini che presenterà il suo nuovo libro, dal titolo La commedia cinematografica toscana. Da Amici miei a Il Ciclone, (Edizioni Masso delle Fate, 2022), introdotto dal giornalista e critico Giovanni Bogani.

Tra le presenze annunciate alla presentazione del volume di Fabrizio Borghini, alcuni noti attori e registi, protagonisti delle più conosciute e apprezzate commedie cinematografiche toscane, tra cui Sergio Forconi, Andrea Muzzi, Domenico Costanzo, Bruno Santini, Gianna Giachetti, Alessandro Sarti, Michele Coppini, Milena Ricci e Enrico Spinelli.

Come di consueto, l’ingresso alla presentazione, in Mediateca, è ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti. E’ possibile prenotarsi, per garantirsi un posto all’evento, scrivendo a: segreteria@fst.it

FABRIZIO BORGHINI PRESENTA IL LIBRO

Il libro di Fabrizio Borghini è un inedito assoluto: teorizza infatti l’esistenza di un genere cinematografico, denominato “Commedia Cinematografica Toscana”, nato dalle ceneri della Commedia all’italiana, il cui inizio è databile dal funerale del Perozzi in piazza Santo Spirito a Firenze, nel noto film Amici Miei di Mario Monicelli del 1975, e dal successivo Un borghese piccolo piccolo, del 1977, sempre di Monicelli. Un genere nato quindi a partire da due pietre tombali di quel genere cinematografico portato al successo dallo stesso Monicelli e da Comencini, insieme a Dino Risi, Ettore Scola e da autori come Age Scarpelli, Suso Cecchi d’Amico, Benvenuti, De Bernardi e tanti altri. Il grande successo di Amici miei spalanca la porta alla toscanità nel cinema italiano. Poi, la successiva deflagrazione di Benigni consolida l’avallo del pubblico ai film dove si parla toscano, fiorentino da prima, pratese poi e infine livornese.
E quello che inizialmente sembrava essere solo un filone di successo, nel corso degli anni si trasforma in un vero e proprio “genere”, grazie ai ripetuti e continui successi di Francesco Nuti, Alessandro Benvenuti, Virzì, Leonardo Pieraccioni, Panariello, Ceccherini, sorretti da autori che a mano a mano si impongono come Ugo Chiti, Giovanni Veronesi, Francesco Bruni.

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