La realtà con nuovi occhi: il faro del Festival dei Popoli

Il Festival dei Popoli, festival internazionale dedicato al cinema documentario, in programma dal 15 al 22 Novembre in vari luoghi della città di Firenze, con la sala principale al cinema La Compagnia, presenta l’immagine ufficiale dell’edizione 2020: un faro con un fascio di luce che guarda lontano, come quello di una cabina di proiezione, che si allarga in prospettiva e si spande su un mondo nuovo, quello dell’emergenza sanitaria, con occhi diversi ma con un modo unico di guardare la realtà.

Il festival annuncia anche la retrospettiva che per questa 61esima edizione sarà dedicata a Tizza Covi e Rainer Frimmel, tra i rappresentanti più significativi del documentario narrativo contemporaneo.

Dopo il debutto con Babooska (vincitore del Concorso italiano al Festival dei Popoli 2006), hanno ottenuto il successo internazionale con La pivellina (2009), selezionato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e poi vincitore del Premio Miglior Film alla Mostra del Cinema di Pesaro (oltre alla ‘nomination’ all’Oscar per il miglior film straniero austriaco).

Dopo The Shine of Day (2012) e Mister Universo (2016), il loro ultimo film Notes From the Underworld, presentato alla Berlinale 2020, è ambientato nel contesto della malavita viennese degli anni Sessanta dove, in un controverso processo, il cantante Kurt Girk e il suo leggendario amico Alois devono pagare la vicinanza al gioco di carte illegale “Stoss” con lunghe pene detentive. Una lettera d’amore a una Vienna del passato che è anche un ritratto sociale dell’Austria del dopoguerra.
La retrospettiva è organizzata in collaborazione con la Austrian Film Commission e il Forum Austriaco di Roma.

Il loro lavoro profondamente originale – spiega Daniela Persico, curatrice della retrospettiva e componente del comitato di selezione – indaga la dimensione del “cinema del reale” e si abbandona liberamente ad esso, con uno sguardo umano nei confronti dei protagonisti e la capacità di raccontare le loro vite marginali in modo empatico e coinvolgente”.

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