Lo Schermo dell’arte, si è conclusa la 18 ° edizione

Cinque giorni intensi hanno offerto al pubblico una selezione della migliore e più recente produzione di film d’artista e documentari sull’arte contemporanea

Si è tenuta dal 12 al 16 novembre, la 18° edizione de Lo Schermo dell’arte, il festival che unisce cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi. Il Festival ha consolidato il suo ruolo come piattaforma di incontro dedicata alle moving images internazionali. Il cinema La Compagnia si è trasformato in uno spazio nel quale gli ospiti e il pubblico del festival, soprattutto giovani, hanno condiviso impressioni, conversazioni ed esperienze di visione. Al centro del programma una ricca selezione di nuove produzioni di film realizzati da artista, una via di indagine e ricerca su cui il Festival concentra da tempo la propria attenzione, ha fornito sguardi originali su temi attuali e urgenti: dalla realtà palestinese alla blackness, dagli esiti della decolonizzazione al rapporto tra umani e ambiente, dalle implicazioni della tecnologia all’identità di genere e al processo creativo. Il filo conduttore di molte opere era il ruolo del lavoro d’archivio come strumento essenziale nelle mani degli artisti per articolare il proprio pensiero e una visione critica della realtà.

Anteprime film e documentari

Durante la rassegna si sono tenute le anteprime delle opere sostenute dal VISIO Production Fund, il fondo di produzione di VISIO-European Programme on Artists’ Moving Images, a cura di Leonardo Bigazzi: Demonds to Diamonds di Valentin Noujaïm e Afternoon Hearsay di Peng Zuqiang. Il progetto ha accolto 8 artisti selezionati tra 156 candidature ricevute da 54 paesi:  Tohé CommaretRafik Greiss, Vir Andres Hera, Maxime Jean-Baptiste, Olukemi Lijadu, Thomias Radin e Shen Xin.

Il Festival si è inaugurato con l’emozionante live-documentary Non-Aligned Newsreels: Fragments, performance appositamente realizzata dall’artista e filmmaker serba Mila Turajlic per Lo schermo dell’arte, seguita dalla prima italiana di L’Arbre de l’Authenticité, primo lungometraggio dell’artista Sammy Baloji, anch’egli presente in sala. Il focus di questa edizione è stato dedicato all’artista marocchina Randa Maroufi, con la presentazione di cinque suoi film realizzati tra il 2015 e il 2025, tra cui L’MINABarbès. Tra le numerose anteprime italiane: Like an Event in a Dream Dreamt by Another—Insomnia dell’artista palestinese Firas ShehadehFierté Nationale: De Jéricho vers Gaza di Sven AugustijnenBLKNWS: Terms & Conditions (2025) di Kahlil Joseph.I film d’artista, quali Bouchra di Orian Barki e Meriem Bennani , Two People Exhanging Saliva di Natalie Museata e Alexander Singh, Arguments in favor of love di Gabriel AbrantesPeter Hujar’s Day di Ira Sachs hanno contribuito a dar voce a originali sperimentazioni visive nel panorama delle moving images internazionali.

In anteprima mondiale, è stato presentato Massimo Bartolini. Due qui / To Hear, racconto del progetto dell’artista per il Padiglione Italia all’ultima Biennale di Venezia, che ha chiuso il festival. Sono stati presentati anche  Weaving Anni Albers di Alessandro del Vigna e Another Light on the Road: Robert Frank & June Leaf’s Canadian Home di Katrina Whalen e John Parlante. All’interno del programma de Lo Schermo dell’arte , dal 12 al 16 novembre alla Strozzina di Palazzo Strozzi si è tenuta Eating the Planet, mostra in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e a cura di Officine Creative / Università degli Studi di Pavia. Le installazioni in realtà virtuale di Valentina Furian e Claudia Losi hanno esplorato il rapporto tra esseri umani, animali e ambiente.

Fino al 23 novembre, Lo Schermo dell’arte continua online con una programmazione in streaming su Mymovies.it, che include film del Festival e opere degli artisti selezionati per la XIV edizione di Visio. Resteranno visibili fino all’11 gennaio 2026 il film BLKNWS dKahlil Joseph presso la Sala Cinema, Gucci Visions – Piazza della Signoria, Firenze;fino al 31 gennaio 2026 la mostra Armin Linke: The City as Archive. Florence al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut – Palazzo Budini Gattai – Via dei Servi 51, Firenze.

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