Prato Film Festival, VI edizione al Castello dell’Imperatore e al Polo universitario

La città del tessile ospita la sesta edizione della kermesse cinematografica ideata e diretta da Romeo Conte

Saranno sei giorni dedicati al grande cinema con ospiti italiani, proiezioni e incontri con il pubblico, quelli del Prato Film Festival, manifestazione ideata da Romeo Conte, che si svolgerà dal 26 al 31 luglio nell’arena estiva del Castello dell’Imperatore.

Il direttore artistico ha chiamato a raccolta un parterre importante di ospiti del cinema italiano, tra cui spiccano i nomi di Francesco Pannofino, Milena Vukotic, Alessandro Benvenuti, Sergio Forconi, Francesco Falaschi, Francesco Ciampi, Annamaria Malipiero, Enrico Lo Verso e Beatrice Ripa.

Un ricordo particolare del Prato Film Festival andrà all’attore e poeta Carlo Monni, scomparso nel 2013, originario della vicina Campi Bisenzio ma legatissimo alla città di Prato, che lo aveva visto muovere i primi passi come attore, per il teatro, il cabaret e per il cinema, insieme all’amico fraterno Roberto Benigni. Un artista alla mano, sempre disponibile al confronto con i giovani e con tutti gli spettatori. A ricordare Carlo Monni, tanti amici e amiche che racconteranno il “loro” Monni nel corso degli incontri con il pubblico, previsti nei giorni del Festival dalle 19 alle 20 all’interno dell’Arena del Castello dell’Imperatore; tra questi, il regista della prima serie de I delitti del Barlume Eugenio Cappuccio, gli attori della serie Atos Davini, Marcello Marziali e Massimo Paganelli (che è anche Presidente onorario del Festival), e poi ancora gli attori Sergio Forconi, Alessandro Paci, l’attrice Elisabetta Salvatori e tanti altri ancora.

Le serate saranno condotte da Barbara Sirotti e Piero Torricelli, e i dibattiti moderati dai due critici cinematografici e giornalisti Paolo Calcagno e Giovanni Bogani e dalla giornalista di TV Prato Giulia Ghizzani (i cui abiti di scena sono messi a disposizione da Alta Moda, di Eleonora Lastrucci).

Ci sarà un concorso per corti, in gara per le sezioni Diritti Umani, Mondo Corto, Corti Italia, Corti Commedia e Corti Experience. I cortometraggi della sezione Mondo Corto ed Experience sono stati giudicati da una giuria composta dagli studenti del PIN – Polo universitario “Città di Prato”, capitanati dai rispettivi Presidenti di giuria Valentina Vannelli e Irene D’Angelo; l’attore Enrico Lo Verso invece presiede la giuria dei corti della sezione Corti Italia, il giornalista Federico Berti presiede quella dei Corti Commedia e Fernando Meoni quella della sezione Diritti Umani.

Per la prima volta il Prato Film Festival sbarca al PIN – Polo Universitario “Città di Prato”

L’edizione 2021 del Prato Film Festival vede una importante novità: per la prima volta, le proiezioni si svolgeranno anche presso la sede del PIN – Polo universitario “Città di Prato”, per coinvolgere gli studenti che hanno scelto di studiare il cinema, la sua storia e i linguaggi dei media. Il polo universitario di Prato, da circa vent’anni, ospita infatti il Corso di laurea di Progettazione e gestione di eventi e imprese dell’arte e dello spettacolo, nonché la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo. Ogni giorno, dalle 10 alle 13 saranno proiettati al PIN i cortometraggi in gara nella Selezione Ufficiale del Festival: una opportunità, affinché gli studenti e alle studentesse del Polo possano assistere alle proiezioni e commentarle direttamente con i produttori, i registi e gli attori protagonisti. Al Polo Universitario si terranno due masterclass: la prima il 27 luglio (dalle 10 alle 11) con i due registi Angelo Longoni e Eleonora Ivone, la seconda il 29 luglio (stesso orario) con il giornalista, critico cinematografico e storico del cinema Paolo Calcagno; ipartecipanti riceveranno un attestato di partecipazione.

Tutto il programma del Prato Film Festival: dall’opening alla closing night

La serata d’apertura del festival, il 26 luglio, vedrà la proiezione nell’arena estiva cinematografica del Castello dell’Imperatore del film Ostaggi di Eleonora Ivone, adattamento cinematografico tratto dall’omonima pièce teatrale di Angelo Longoni, che del film è anche coproduttore; tra gli interpreti Vanessa Incontrada, Francesco Pannofino, Elena Cotta, Jonis Bascir, Gianmarco Tognazzi e Alessandro Haber. La regista Eleonora Ivone e gli attori Francesco Pannofino, Jonis Bascir ed Elena Cotta saranno presenti alla proiezione per poi ricevere il premio del Prato Film Festival, realizzato da Gerardo Gelardi, professore della Scuola D’Arte Leonardo di Prato, presieduta da Cinzia Menichetti. La stessa sera sarà presentato il libro Siamo tutti Boris. Un libro scritto a cazzo di cane, tratto dalla serie televisiva Boris, alla presenza degli autori Gianluca Cherubini e Marco Ercole.

Il 27 di luglio vedrà in programma un appuntamento d’eccezione, alle ore 18, con il convegno promossa da CNA Cinema e Audiovisivo Toscana Centro, condotto dalla direttrice della CNA Toscana Centro Cinzia Grassi, con Stefania Ippoliti, Responsabile Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana, la regista Eleonora Ivone, il regista e produttore Angelo Longoni, Stefano Betti per la Cibbè Film, Claudio Bettazzi, presidente di CNA Toscana Centro, il giornalista e critico cinematografico Paolo Calcagno e Simone Mangani, Assessore alla Cultura del Comune di Prato. Un incontro che nasce con l’obiettivo di favorire la reciproca conoscenza tra le imprese del territorio che operano nella filiera del cinema e di facilitare future relazioni commerciali. La serata al Castello dell’Imperatore si concluderà con la proiezione del lungometraggio Forse è solo mal di mare, scritto da Tommaso Santi e Matteo Querci, prodotto dalla pratese Cibbè film, con la regia di Simona De Simone e la direzione della fotografia di Daniele Botteselle; tra i protagonisti del film, Maria Grazia Cucinotta, Barbara Enrichi, Paolo Bonacelli, insieme all’attore pratese Francesco Ciampi, Annamaria Malipiero e Beatrice Ripa.

La serata del 28 luglio prevede la proiezione del film Sogni di Gloria con la regia di Patrizio Gioffredi, co-sceneggiato da Lorenzo Orlandini, e con la fotografia di Duccio Burberi; il lungometraggio vede tra i protagonisti, oltre ai più noti attori Giorgio Colangeli e Carlo Monni, anche Ricardo Goretti, Gabriele Pini, Xiuzhong Zhang, Luke Tahiti e tanti altri attori che fanno parte del collettivo pratese John Snellinberg, tutti presenti in sala per l’incontro con il pubblico. La stessa sera si esibirà e sarà premiata la giovanissima cantante pratese Sofia Pasquini, che presenterà al pubblico del Festival un suo pezzo inedito. La serata del 29 luglio vedrà la proiezione del lungometraggio Quanto basta del regista toscano Francesco Falaschi, che ha tra i protagonisti Luigi Fedele, Benedetta Porcaroli, Vinicio Marchioni e Mirko Frezza.

Il 30 sera, al Castello dell’Imperatore, sarà proiettato Il peccato – Il furore di Michelangelo, di Andrej Končalovskij. Protagonista nel ruolo di Michelangelo l’attore Alberto Testone, e altri protagonisti  che saranno presenti e riceveranno  il premio Stefano Ricci-PFF. In serata sarà premiata anche Martina Arduino, ballerina del Teatro alla Scala, protagonista del cortometraggio Un ballo in foglia realizzato dalla stilista Eleonora Lastrucci. La serata conclusiva, il 31 luglio, prevede in programma le premiazioni dei cortometraggi in gara, nella Selezione Ufficiale, e la proiezione del film Picciridda – Con i piedi nella sabbia di Paolo Licata, presente in sala assieme ai protagonisti Lucia Sardo, Marta Castiglia, Katia Greco e Tania Bambaci.

Al Prato Film Festival, un omaggio speciale ai grandi sceneggiatori

Anche quest’anno il Prato Film Festival tributerà poi un omaggio a Piero De Bernardi (nato a Prato) e Leo Benvenuti (fiorentino), storico tandem di sceneggiatori che ha scritto la storia del cinema italiano: oltre duecento i lungometraggi firmati dalla coppia, tra cui capolavori come Amici Miei, Il marchese del Grillo, Matrimonio all’italiana, Fantozzi, Viaggi di nozze, e tantissimi altri. A Piero De Bernardi è dedicato il premio per la miglior sceneggiatura. Quest’anno, il Prato Film Festival dedicherà un ricordo speciale a Isabella De Bernardi, attrice e figlia dello sceneggiatore Piero, recentemente scomparsa dopo una lunga malattia; l’attrice è sempre stata vicina al Festival, fin dalla prima edizione, e ha voluto che il premio per Migliore Sceneggiatura fosse intitolato al padre, pratese doc.

«L’emergenza non è ancora del tutto alle spalle – ha affermato Romeo Conte – ma noi andiamo avanti e non ci fermiamo, tutti insieme. Questa manifestazione è un inno alla ripartenza e al futuro, ed è anche un gesto d’amore verso Prato, la città che ci ospita, la nostra città, che celebreremo durante il Festival. Quest’anno, sono particolarmente orgoglioso della nuova collaborazione con il Polo Universitario, ed è solo un primo passo verso un rapporto sempre più stretto tra il PIN e il Prato Film Festival: a partire da settembre, si faranno altre iniziative rivolte agli studenti che desiderano conoscere da vicino il mondo del Cinema».

«Il Prato Film Festival di Romeo Conte – aggiunge Daniela Toccafondi – avvicina ancor di più le giovani generazioni di pratesi ai nuovi linguaggi dell’audiovisivo, rafforzando un rapporto profondo e non a tutti evidente fra Prato e il cinema, che passa da tutti i grandi professionisti pratesi che hanno fatto del cinema la loro ragione di vita. Non mi riferisco solo agli attori, ma ai tanti lavoratori del mondo del cinema con funzioni varie e articolate, sceneggiatori, critici, artigiani, di cui Prato va fiera. La presenza di un corso di “Progettazione eventi e spettacolo” all’interno del PIN, poi, ha favorito il binomio cinema-città. In questa edizione c’è stato un primo coinvolgimento dei nostri studenti come giurati. Credo sia l’inizio di un rapporto che si farà sempre più solido, che non si deve fermare ai soli studenti in corso, ma che può attingere anche da varie professionalità presenti presso il polo universitario. È stato un onore collaborare, così come ci farà piacere accogliere nelle aule destinate alla proiezione mattutina tutti i cittadini pratesi che vorranno partecipare, ammesso che siano in salute e possano attestarlo».

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