ValdarnoCinema Film Festival: la presentazione della 40esima edizione

Tra le novità in programma un omaggio a Pier Paolo Pasolini in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita; la nuova sezione Valdarno Kids e un focus sulla “virtual reality”

Presentata questa mattina presso il Consiglio Regionale della Toscana, la quarantesima edizione del ValdarnoCinema Film Festival, uno dei concorsi cinematografici più longevi d’Italia, che per questo speciale anniversario, oltre al consueto concorso con 21 film in programma, presenta in programma un omaggio a Pier Paolo Pasolini, un appuntamento con la “virtual reality” e una sezione interamente dedicata ai bambini.
Il festival si svolgerà dal dal 5 al 9 ottobre a San Giovanni Valdarno
Evento speciale del festival la consegna del Premio Marzocco alla carriera al tre volte Premio Oscar Vittorio Storaro con la cerimonia di premiazione sabato 8 ottobre presso il Cinema Teatro Masaccioe, a seguire, la proiezione del film Apocalypse Now di Francis Ford Coppola.

Omaggio a Pier Paolo Pasolini

Il festival propone un omaggio a Pier Paolo Pasolini, in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla nascita dello scrittore e regista, con una giornata interamente dedicata. Domenica 9 ottobre, al Teatro Masaccio alle 16, in programma la rivisitazione del documentario “Sciopero”, una performance audiovisiva a cura di Luca Maria Baldini; alle ore 17.30 la presentazione del libro “Tutto Pasolini”, alla presenza del curatore Roberto Chiesi e alle ore 18.30 la proiezione de “La ricotta” in versione restaurata, introdotta dalla presentazione di Roberto Chiesi.

Valdarno Kids

Tra le novità della 40esima edizione la sezione Valdarno Kids, un programma dedicato agli spettatori di domani, i bambini. Una giornata rivolta agli alunni della scuola primaria con un triplice appuntamento con il cinema d’animazione e il laboratorio creativo con la cartoonist Marta Vangelisti.

Virtual reality

La seconda giornata di festival sarà dedicata alla “virtual reality” con la proiezione di Così è (o mi pare) di e con Elio Germano alla presenza del produttore Omar Rashid (ore 16). Sarà proprio Rashid a spiegare come un classico della nostra drammaturgia possa incrociare ancora il teatro, il cinema e la performance attoriale, trasformandosi grazie alle nuove tecnologie in un’esperienza immersiva unica, incentrata sullo sguardo a 360° dello spettatore. Proseguirà alle ore 18 con il cortometraggio Fame d’aria di Lorenzo Santoni e I giorni dell’apocalisse – Cavriglia, luglio 1944: anatomia di un massacro   diLuciano La Valle (89’ Spazio Toscana), alla presenza del regista e di Filippo Boni. Alle  21.15 spazio a Lassù, documentariodi Bartolomeo Pampaloni introdotto dal regista e preceduto dal corto Briciole di Rebecca Marie Margot.

I premi

Il concorso prevede 21 opere italiane e internazionali che saranno votate dalla giuria ufficiale presieduta dal regista Duccio Chiarini ecomposta inoltre da Simone Emiliani, giornalista e critico cinematografico e Donatella Pascucci, alla Direzione Cinema del Ministero della Cultura; mentre 6 saranno le opere toscane fuori concorso. La giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali: il premio Marzocco, simbolo della Città di San Giovanni Valdarno, intitolato a Marino Borgogni, per il miglior film lungometraggio in assoluto; il premio Marzocco per il miglior film cortometraggio in assoluto; il premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione maschile; il Premio “Amedeo Fabbri” alla migliore interpretazione femminile; e infine il premio “Banca del Valdarno” al film di qualsiasi categoria capace di mettere in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà. Tra i premi collaterali segnaliamo:  il premio ”Cineclub Fedic Sangiovannese” intitolato a Luciano Becattini, assegnato al miglior film diretto da registi nati o residenti in Toscana; il premio “Diari di Cineclub” (presieduto dalla giuria formata da Alberto Castellano, saggista e critico cinematografico; Maria Antonietta Fenu, psicoterapeuta e psicologa e Nino Genovese, critico e storico del cinema) per il miglior film; il premio “Franco Basaglia” (presieduto dalla giuria composta da Loredana Betti, Stefano Dei e Alessandra Guidi) al film di qualsiasi categoria che meglio rappresenti le tematiche della salute mentale nel nostro presente in Italia e nel mondo e infine il premio A.N.P.I, assegnato dal direttivo della sezione A.N.P.I Valdarno al miglior film capace di rappresentare i valori storici e ideali dai quali è nata la Costituzione della Repubblica Italiana.

“È un grande onore per il ValdarnoCinema Film Festival, per un’occasione così importante come la sua 40esima edizione – ha spiegato Marco Luceri, direttore artistico del Festival – poter insignire del Premio Marzocco alla Carriera un maestro come Vittorio Storaro, uno dei più grandi cinematographer della storia del cinema. Storaro ci ha regalato attraverso le sue immagini le luci, le ombre e i colori di tantissimi capolavori di importanti autori come Bertolucci, Coppola, Allen e tanti altri. È stato e continua a essere uno dei più importanti artisti italiani nel mondo, capace di coniugare la sua grande sapienza tecnica alle potenzialità espressive e visionarie del cinema, dell’arte e della filosofia”.

“Quaranta edizioni – hanno spiegato Valentina Vada e Fabio Franchi, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura di San Giovanni Valdarno – è indubbiamente un traguardo importante per un festival cinematografico. Ed è occasione di bilanci e di prospettive per il futuro. Partito come festival nazionale, con un concorso per soli autori italiani, da dieci anni si è aperto al cinema internazionale, in quattro decadi ValdarnoCinema è stato capace di essere sempre al passo con la contemporaneità cinematografica, attraversando da protagonista l’era dell’analogico, del digitale, del web (ricordiamo come, qualche anno fa, fu proprio il nostro festival uno dei primi ad aprire un focus specifico sulle web series, che all’epoca stavano facendo breccia soprattutto tra il pubblico più giovane), riuscendo sempre a intercettare tutti i fermenti che hanno attraversato la settima arte, spesso anticipandone le principali innovazioni, i nuovi linguaggi e le tendenze più significative”.

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