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CENEK, Jan
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Forgotten Transports to Poland [risorsa elettronica] = Zapomenute transporty do Polska / regia Lukas Pribyl ; soggetto Lukas Pribyl ; sceneggiatura Lukas Pribyl ; fotografia Jakub Simunek ; montaggio Vladimir Barak ; suono Jan Cenek ; musica Petr Ostrouchov
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CZ : Lukas Pribyl : Ondrej Trojan, 2009
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1 file mkv (2.09 gb) (90 min.) : b/n, son.
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Sottotitoli in inglese. - Lungometraggio.
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Simunek, Jakub. Barak, Vladimir. Ostrouchov, Petr.
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1. Guerra.
2. Dittatura.
3. Nazionalismo.
4. Storia.
5. Diari e memorie.
6. Razzismo.
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Abstract: "Mi hanno messo nella prigione di Toloncház per la terza volta. Un ufficiale mi chiese se ero già stato lì, naturalmente risposi di no perché, come Kurt Hübner, non c'ero ancora stato". Scardinando gli stereotipi sui documentari sull'Olocausto, il film si concentra sull'identità umana e i suoi cambiamenti. Tratta delle scelte che le persone in fuga dai ghetti nazisti, dai campi di lavoro e di morte nella regione di Lublino, in Polonia, dovettero fare per adattarsi e cercare di sopravvivere in condizioni estreme, in fuga, in clandestinità - con molta ingenuità, molto umorismo e un enorme ottimismo. Questo tributo allo spirito umano è completamente privo di commenti, riprese attuali o di finzione, si utilizzano solo materiali precisi, ricercati appositamente, e le affascinanti parole dei testimoni. Su 14.000 ebrei cechi deportati in luoghi dimenticati, come Sawin, Luta, Krychow o Zamosc, nel distretto di Lublino in Polonia, 50 sono sopravvissuti alla guerra. Dal gioco del sordomuto, alla resistenza armata, fino a una toccante storia di amore proibito, il manipolo di testimoni condivide per la prima volta il proprio passato. Siamo arrivati ad associare le storie di sopravvivenza ad uniformi a righe e numeri sulle braccia. Questo documentario non offre nulla di tutto ciò, solo un quadro sorprendente della sopravvivenza.
"They put me into the Toloncház prison, for the third time. An officer asked me whether I had been there before… Naturally I said no, because as Kurt Hübner I had not been there yet". Breaking down our notions about "Holocaust documentaries", the film focuses on human identity and its changes. It deals with choices people escaping Nazi ghettos, labor and death camps in the Lublin region of Poland had to make in order to adapt and survive in utter extremity, on the run, in hiding – with a great deal of ingenuity, much humor and tremendous optimism. This documentary tribute to the human spirit is completely devoid of commentary, contemporary and make-believe footage and employs only impeccably researched time-and-place precise materials and fascinating words of the witnesses. Out of 14,000 Czech Jews deported to forgotten places such as Sawin, Luta, Krychow or Zamosc in the Lublin district of Poland, 50 survived the war. From playing a deaf-mute fool, armed resistance to a touching tale of forbidden love, the handful of witnesses share their past, for the first time. We came to associate the "survival story" with striped uniforms and numbers on the arms. This documentary offers none of that, only a surprising picture of survival.
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| Lingua: Ceco. Inglese. |
Genere: Documentario.
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VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE
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