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RUSSO, Ivana
We Will Never Forget This [risorsa elettronica] / regia Ivana Russo ; fotografia Guillermo Laurin ; montaggio Giuseppe Colonese ; musica Baba Sissoko
IT : , 2010
1 file mkv (1.64 gb) (29 min.) : color., son.
Cortometraggio. - Altri formati: mp4.
Laurin, Guillermo. Colonese, Giuseppe. Sissoko, Baba.
1. Criminalità.
2. Razzismo.
3. Geografia.
4. Politica.
5. Multiculturalismo.
6. Diritti dei lavoratori.
7. Lavoro.
8. Immigrazione.
9. Diritti umani.
10. Diritti civili.
Abstract: Subito dopo gli scontri di Rosarno, immediatamente dopo lo sgombero, ho realizzato un reportage fotografico nell’area della Piana di Gioia Tauro (RC), comprendente la zona dello Spartimento nell’ex oleificio, dove erano alloggiati gli immigrati africani, e nella Rognetta, primo insediamento storico dei migranti, nel momento in cui era stata eseguita la demolizione dello stesso. Si tratta di 100 fotografie, che costituiscono memoria e testimonianza di una delle piaghe sociali e politiche più rilevanti della Calabria: il problema della Mafia e dell’Immigrazione. Successivamente seguendo le vicende di Rosarno, sono andata nella Piana di Gioia Tauro seguendo un ricordo della mia adolescenza, una di quelle immagini che rimangono impresse nella memoria, e con esse le sensazioni e le impressioni che quelle stesse immagini evocano. Ho ripercorso con la littorina le diverse stazioni che passano da Cittanova Polistena e attraversano enormi distese di ulivi. Oggi sulla littorina viaggiano per lo più migranti, che si spostano nei vari paesi, e alcuni studenti. Questo breve viaggio ha accompagnato le riprese e le fotografie realizzate in altre zone della piana, dove oltre a visitare i luoghi, ho intervistato l’ex sindaco di Rosarno, Giuseppe Lavorato, impegnato nella lotta antimafia e rappresentante della parte positiva della società civile, quella che tenta di favorire l’integrazione dei migranti nel territorio. Immagini fotografiche che testimoniano le condizioni degli immigrati , che pur nella loro assenza fisica (erano già andati via quando ho realizzato il reportage) sono portatrici e rappresentazioni di mondi, con la presenza dei loro oggetti e dei loro indumenti. I paesaggi della piana, i campi di ulivo, dove la natura nella sua imponenza tanto da sovrastarci (non solo in senso metaforico) e così rigogliosa di vita sembrava tradire se stessa per diventare grembo e memoria di feroci aggressioni. Questi gli elementi che assieme all’intervista costituiscono il video ”We will never forget this”, Il cui titolo è relativo ad una frase scritta su un muro dai migranti prima di abbandonare l’insediamento dello Spartimento.

Immediately after the clashes in Rosarno, immediately after the eviction, I made a photographic reportage in the area of the Gioia Tauro Plain (RC), including the area of the Spartimento in the former oil mill, where the African immigrants were housed, and in the Rognetta, the first historical settlement of migrants, at the time of its demolition. There are 100 photographs, which constitute memory and testimony of one of the most important social and political plagues in Calabria: the problem of the Mafia and Immigration. Then, following the events in Rosarno, I went to the Gioia Tauro Plain following a memory from my adolescence, one of those images that remain impressed in the memory, and with them the sensations and impressions that those images evoke. I travelled on the wagon train through the various stations that pass through Cittanova Polistena and through huge expanses of olive trees. Today, the wagon train carries mostly migrants, who move around the various villages, and some students. This short trip accompanied the filming and photography carried out in other areas of the plain, where in addition to visiting the places, I interviewed the former mayor of Rosarno, Giuseppe Lavorato, who is committed to the anti-mafia struggle and represents the positive side of civil society, the one that tries to promote the integration of migrants in the area. Photographic images that testify to the conditions of immigrants, who despite their physical absence (they were already gone when I made the report) are carriers and representations of worlds, with the presence of their objects and their clothes. The landscapes of the plain, the fields of olive trees, where nature is so imposing that it towers over us (not only in a metaphorical sense) and so luxuriant with life that it seems to betray itself to become the womb and memory of fierce aggressions. These are the elements that, together with the interview, constitute the video ""We will never forget this"", whose title refers to a sentence written on a wall by migrants before leaving the settlement of Spartimento. Ivana Russo
Lingua: Italiano.
Genere: Documentario.
VISIONABILE IN MEDIATECA SENZA PRENOTAZIONE