Dal Festival dei Popoli “Sud” di Chantal Akerman

Il documentario Sud di Chantal Akerman (del 1999) sui fatti di cronaca in Texas, quando nel 1998, un gruppo di suprematisti bianchi ha linciato James Byrd jr. un giovane afroamericano, sarà visibile il 6 agosto alle 21.30, su Più Compagnia, la sala virtuale del cinema La Compagnia di Firenze (ingresso 3,99, on-demand fino all’11 agosto).

La proiezione è organizzata dal Festival dei Popoli per la rassegna “Il mondo raccontato in tempo” sul fenomeno Black Lives Matter, dedicata ai temi della lotta per l’affermazione dei diritti degli afroamericani, con documentari provenienti dall’archivio del festival, “biblioteca audiovisiva” che conta oltre 25.000 titoli

Nel 1998 a Jasper, Texas, un gruppo di suprematisti bianchi ha linciato James Byrd, jr. un giovane afroamericano. Chantal Akerman, cineasta di fama internazionale, si immerge in questa vicenda per condurre un’indagine sulle relazioni che intercorrono tra il paesaggio (sia fisico che mentale) e le ripercussioni che un crimine come questo può avere su di esso. Una lezione di grande cinema.

Il programma è a cura di Alberto Lastrucci e Daniela Colamartini (Archivio del Festival dei Popoli). L’iniziativa “L’Archivio del Festival dei Popoli presenta” fa parte del progetto per la conservazione e valorizzazione degli archivi, che vede impegnati Regione Toscana e Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana dal 2016, ed è curata dal Festival dei Popoli in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e Mediateca Toscana.

Scheda di approfondimento

Nel 1998 un raccapricciante fatto di cronaca richiama l’attenzione di Chantal Akerman, cineasta di fama internazionale, convincendola a trasformare il suo progetto sul tempo e sul ritmo nel Sud degli Stati Uniti in un film sulla violenza di matrice razziale. A Jasper, Texas, un gruppo di suprematisti bianchi ha linciato James Byrd, jr. un giovane afroamericano. Lontana per sensibilità ed interesse alla forma del reportage di denuncia, la Akerman affronta il tema facendo ricorso al suo particolarissimo approccio visivo per descrivere la comunità ed indagare sulle relazioni che intercorrono tra il paesaggio (sia fisico che mentale) e le ripercussioni che crimini di tale gravità hanno su di esso. Quale è il senso ultimo delle lunghe ricognizioni proposte dal film? Può il silenzio di una cittadina apparentemente tranquilla caricarsi di un insostenibile senso di minaccia? Per una lunga, interminabile notte, una strada asfaltata è stata l’unica testimone del supplizio di un innocente. (a cura di Alberto Lastrucci)

L’autrice

Chantal Akerman (1950 – 2015) è stata una regista, sceneggiatrice e artista belga, universalmente nota per la ricerca di un linguaggio cinematografico altamente espressivo e sperimentale unito ad una predilezione per soggetti intimi e fortemente personali.

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