Festival dei Popoli: il cinema documentario protagonista a Firenze

Il futuro dell’ambiente, il rock nei documentari musicali, i film d’archivio, la condizione delle donne in Medio Oriente e il cinema delle nuove generazioni. E spazio ai film di giovani autori toscani

Torna a Firenze il 62° Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, dal 20 al 28 novembre, in vari luoghi della città: nei cinema La Compagnia, Spazio Alfieri, Cinema Stensen, Istituto Francese e al Mad – Murate Art District, Teatro Cantiere Florida e 25 Hours Hotel. La manifestazione, presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alessandro Stellino, porta in città il meglio del cinema documentario internazionale in un programma di 80 film, accompagnati da numerosi ospiti internazionali e nazionali.

Il programma e le novità della 62esima edizione

Il programma propone 80 documentari divisi in varie sezioni. Oltre alle opere del Concorso Internazionale (18 film tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e il Concorso Italiano (7 inediti assoluti alla scoperta dei giovani talenti del nostro Paese), il festival presenta una selezione proveniente dall’archivio storico del festival dedicata ai 30 anni dalla caduta dell’Unione Sovietica nella sezione Diamonds Are Forever – Utopia Rossa; la prima retrospettiva europea dedicata alla coppia di artisti Nicolas Klotz e Elisabeth Perceval, dal titolo Frontiere in fiamme, il focus sulle sfide ambientali in Habitat e i documentari per le famiglie e i più giovani di Popoli for Kids and Teens.
I titoli per il grande pubblico sono proposti negli Eventi Speciali, nei Fuori Concorso (novità di quest’anno) e in Let the Music Play!,la rinnovata sezione dedicata al documentario musicale. Uno sguardo alle nuove generazioni in Doc At Work – Future Campus, con i corti di giovani registi e registe provenienti dalle scuole di cinema di tutta Europa.

Novità di questa edizione sarà poi Pop Corner: Incontri ai confini della realtà, i talk del festival nel centro di Firenze: cinque conversazioni per parlare di genere, immaginari, ambienti, culture e generazioni, dal 22 al 26 novembre alle 19 nel nuovo spazio del 25 Hours Hotel (Piazza di San Paolino, 1). Durante i talk, dieci ospiti di eccezione si confronteranno per fornire chiavi di lettura originali sul reale e sulle tematiche di attualità proposte dai documentari in programma al 62° Festival dei Popoli. Tra gli ospiti Gianni Fratta e Vera Gheno (22/11); Michele Smargiassi e Paolo Woods (23/11); Annalisa Corrado e Francesco Ferrini (24/11); Lorenzo Baglioni e Tomaso Montanari (25/11); Irene Dionisio e Voodoo Kid (26/11).

Gli autori toscani all’interno del programma del festival

Nella sezione Fuori concorso da segnalare alcuni titoli di autori toscani.
Tre quelli sostenuti da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema: L’assedio di Marta Innocenti, in cui la giovane regista descrive il folle accampamento che precede il Gran Premio d’Italia di moto nel circuito del Mugello; Caveman – Il Gigante Nascosto di Tommaso Landucci dedicato a Filippo Dobrilla, artista che si è dedicato a scolpire per oltre trent’anni un colosso di marmo in una grotta delle Alpi Apuane, a 650 metri di profondità nelle viscere della terra e il film di Giovanni Cioni Dal pianeta degli umani.
Nella sezione trova poi posto il ritratto intimo e ironico del poeta Ferlinghetti, scomparso quest’anno, girato in luoghi iconici di San Francisco e della Bay Area dal titolo Lawrence, di Giada Diana e Elisa Polimeni, prodotto dal toscano Lorenzo Borghini e infine, il lavoro del fiorentino Giovanni Ortoleva, classe ‘91, con il suo primo docufilm sull’Accademia della Crusca, La Fabbrica dell’Italiano, un viaggio alla scoperta della nostra ricchissima e sorprendente lingua.

All’interno della sezione Popoli for Kids & Teens, che presenta documentari rivolti ai più giovani, ancora Toscana con L’isolotto che c’è di Alberto Peraldo, un progetto didattico che ha coinvolto un gruppo di studenti dell’ISIS Galilei di Firenze e che pone al centro un quartiere di Firenze, l’edificazione del “villaggio-giardino”, l’alluvione del ‘68, l’espansione urbanistica, la nascita della Comunità di Don Mazzi, fino alle sfide dell’“era Covid” e ai progetti per il futuro del quartiere, sinonimo di solidarietà e integrazione.

Il programma completo del festival è disponibile sul sito ufficiale e sul sito del cinema La Compagnia.

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